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mercoledì 2 novembre 2011

Commemorazione defunti: contessioti che vivono da decenni altrove rientrano per lasciare un fiore sulla tomba dei padri

La commemorazione dei defunti è una ricorrenza che cade il due novembre in tutt’Italia; in nessun’altra regione però ha la partecipazione e il coinvolgimento che riscuote in Sicilia. L’aspetto esteriore della festa lo si legge nella tradizione di portare mazzetti di fiori e lumini di cera da accendere in cimitero sulle tombe dei propri cari. Esiste anche l’usanza di preparare in casa o acquistare dolciumi che sono tipici per celebrare la giornata. Esisteva -fino a pochi anni fa- la consuetudine di far trovare sul capezzale dei bambini durante la notte di Ognissanti giocattoli e dolciumi in zucchero e/o di frutta Martorana, avvallando in loro la credenza secondo cui a lasciarli siano stati i defunti della famiglia.
A Contessa Entellina la ricorrenza è comune sia ai fedeli di rito romano che a quelli di rito bizantino, anche se la Chiesa Bizantina, secondo il calendario proprio, commemora tutti i defunti due volte l'anno: il sabato prima di Pentecoste e il sabato della seconda settimana di preparazione alla grande Quaresima. L’occasione della commemorazione defunti è per tanta gente -che da decenni e talvolta da oltre mezzo secolo ha trasferito la residenza altrove, a Palermo, Menfi, Sciacca, …. - occasione per tornare nel paese di origine per deporre sulla tomba dei progenitori un fiore, il segno dell’affetto filiale.
Oggi in cimitero, nella Cappella Comunale,  sono stati celebrati
-alle 9,oo la liturgia secondo il rito bizantino, da Papas Nicola Cuccia coadiuvato dal diacono Luciano,
-alle 10,30 la messa secondo il rito romano, da padre Emilio Cassaro, padre Giorgio Ilardi ed il diacono servo Michele.

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