Siamo arrivati al culmine della vergogna !
La comunità mondiale non si fida di come i nostri politicanti, il governo soprattutto, possano riuscire ad applicare le misure proposte all'Europa per allontanare il paese dalla voragine "fallimento" ed il Fondo Monetario internazionale ha pertanto deciso che svolgerà, con propri funzionari, precisi e puntuali controlli periodici all'interno dei ministeri romani.
La voce che circola, per la verità, fa dire che è stata l'Italia a chiedere di essere verificata, ma la realtà è che, oltre all'Unione Europea, sia gli Stati Uniti che addirittura la Cina nutrono forti timori che l'Italia possa trascinare alla rovina l'intero sistema finanziario del pianeta.
Avremo quindi, nel 150° dell'Unità ed indipendenza del paese, controlli sia da parte dell'Unione Europea che del Fondo Monetario Internazionale.
Chissà Garibaldi e gli altri padri della patria cosa stiano pensando in questi frangenti !
Ancora oggi lo spread, il differenziale BTP/bond tedeschi, si sta mantenendo a livelli decisamente di pericolo, o comunque di grave rischio.
In qualsiasi parte del mondo una simile vergogna, quella di un paese che siedeva fra gli otto grandi del mondo e che finisce ad essere il malato per eccellenza del pianeta, avrebbe indotto non solo il governo ma l'intera classe dirigente a sparire dalla scena, sia di maggioranza che di opposizione.
Maggioranza ed opposizione infatti da venti anni (1992) hanno condiviso il trattato di Maastricht che imponeva di riportare il debito pubblico al 60% del PIL, eppure tutti i governi Berlusconi, Prodi e D'Alema si sono divertiti -in venti anni- nel non far nulla in quella direzione o peggio ad accrescerlo.
Napolitano: viviamo momenti duri
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Bari ha fatto una riflessione sulla situazione dell'Italia. "Il momento è molto difficile e duro per il Paese".
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Bari ha fatto una riflessione sulla situazione dell'Italia. "Il momento è molto difficile e duro per il Paese".
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