Per mesi, dopo la tragedia del 2009 di Giampilieri e la frana di qualche mese dopo di San Fratello nel cuore dei Nebrodi, si sono attesi i 160 milioni promessi da Berlusconi e stanziati dal governo, infilati in uno dei decreti Mille proroghe sottoposti all'approvazione del parlamento. Quei soldi sono rimasti finora vincolati al Patto di stabilità cui è tenuta a sottostare la Regione siciliana e sono quindi rimasti non spendibili.
Un vincolo inevitabile, avevano detto in tanti, vista la crisi economica e il traballare delle casse regionali e nazionali.
Il ministro per la Coesione, Fabrizio Barca, rispondendo due giorni fà ad una interrogazione parlamentare ha invece detto che «...abbiamo verificato oggi pomeriggio un primo provvedimento attuativo dell'ordinanza a suo tempo presa che, in realtà, è già operativo in termini di variazione di bilancio. Un secondo provvedimento, mi scuso - aggiungeva Barca nello stile rigoroso-sobrio-cortese della linea Monti - ma per essere qui non so dirvi esattamente la cifra, lo firmerò tra quindici minuti, appena rientro al Ministero».
Detto e fatto, i comuni del Messinese che aspettavano da mesi, alcuni da anni, quei soldi da utilizzare per proseguire i lavori di sistemazione di ciò che era stato distrutto dai nubifragi e dalle frane, hanno avuto la buona notizia che la Regione potrà, finalmente, passare a sua volta all'incasso e mettere a disposizione le somme stanziate e già ripartite fra i comuni.
160 milioni di euro, 90,8 per S. Fratello e 70 per Giampilieri e Scaletta, attesi dagli amministratori, dalla Regione, dalla Protezione civile, dai cittadini, ma che si è scoperto dopo qualche mese, erano stati vincolati al Patto di Stabilità.
Adesso si tratta, per quelle sfortunate zone, di riuscire ad utilizzare al più presto e nel migliore dei modi le risorse che erano state reperite da una serie di fondi e di svariate destinazioni. In particolare 39 milioni dai fondi per gli «interventi infrastrutturali per emergenze ambientali, idrogeologiche»; 20 sulle risorse per i «collegamenti isole minori»; 6,8 milioni prelevati dai «progetti obiettivo in favore degli Enti locali per il consolidamento di contrada Sfaranda di Castell'Umberto»; 25 milioni prelevati dalle risorse «di cui all'articolo 72 della legge regionale n. 11 del 12 maggio 2010».
Nessun commento:
Posta un commento