StatCounter

giovedì 3 novembre 2011

Mentre a Roma domina la confusione nelle file governative, in Sicilia si prova ad attuare alcuni tagli (escludendo ovviamente la 'manciatoia' della casta)

Le riforme nella finanziaria regionale
I tagli, sia che riguardino le pensioni, la pubblica amministrazione, la casta, non piacciono ai rispettivi destinatari. Però sono inevitabili e perciò andrebbero fatti con giudizio e ragionevolezza.
La Regione Sicilia riceverà meno risorse da Roma e darà, fra l'altro, meno risorse alle aziende che si occupano di 'trasporto pubblico locale'.
Sono partite -su questo presupposto- le proteste da parte delle associazioni.
"Nella manovra finanziaria della Regione siciliana all’esame dell’Ars il governo, in conseguenza di analoghi provvedimenti nazionali derivanti dai minori trasferimenti decisi dallo Stato, prevede di tagliare del 20% le risorse destinate al trasporto pubblico locale, e ciò renderà inevitabile, non potendo sopportare costi di gestione non coperti dai contratti di servizio, una pari riduzione di linee e corse e una contrazione del personale dipendente di almeno il 20%.” Lo denunciano le imprese private associate all’Anav Sicilia che gestiscono le autolinee urbane ed extraurbane dell’Isola.
Oggi è prevista una conferenza stampa, presso l’Anav Sicilia, a Palermo, del presidente regionale dell’Anav, Antonio Graffagnini, che illustrerà le ricadute delle Finanziarie nazionale e regionale sui servizi di trasporto urbano ed extraurbano resi ai cittadini siciliani, con i dettagli sulla riduzione dei collegamenti e dell’occupazione.

Nessun commento:

Posta un commento