Mondo conservatore |
Il messaggio di Trump
Con il suo programma «America First 2.0», Trump, già prima della vittoria elettorale, aveva anticipato l’intenzione di rafforzare i dazi sulle importazioni, proprio ai danni dell’U.e.
Tra le sue dichiarazioni più controverse, il tycoon ha annunciato un piano per applicare un dazio fino al 20% su tutti i prodotti importati, per sostenere le imprese americane, incrementare l’occupazione e ridurre il deficit federale.
Sul nuovo presidente USA si coglie la sensazione di essere più vicino a Putin che all’Unione Europea, la quale da parte sua non può abbandonare un paese, l’Ucraina, che guarda ad essa.
E però, sappiamo tutti che Putin -scrive Aldo Cazzullo- può radere al suolo Roma e Milano senza colpo ferire: e Trump ha già dichiarato che non ci difenderà. E gli europei sanno che l’esercito russo, combatte da decenni, con alterne fortune, ma è composto da soldati disposti a uccidere e a morire, come hanno finora fatto in Afghanistan, in Cecenia, in Georgia, in Crimea, in Libia, in Mali, in Siria, e ora in Ucraina.
E però gli americani stavolta non faranno la guerra per noi. La speranza è che la pressione europea — e le difficoltà in Siria — inducano Putin a negoziare seriamente, e Zelensky a prepararsi a un compromesso.
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