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sabato 21 dicembre 2024

Natura e Cultura: così la pensa l'antropologo

Dimmi cosa mangi e ti dirò….

 Levi-Strauss. Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). È’ stato massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici;  la sua opera costituisce uno degli assi cardinali delle scienze umane contemporanee. Nel tentativo di cogliere le strutture profonde, universali e atemporali, che soggiacciono al pensiero umano, e’ giunto a postulare l'esistenza di una logica binaria che, allo scopo di classificare e ordinare il mondo, costruisce categorie mediante un sistema bipolare di opposizioni o contrasti (caldo versus freddo, crudo versus  cotto, destra versus sinistra ecc.). Alla luce di questa fondamentale acquisizione ha indagato alcuni temi nodali dell'agire umano.

Scrisse Levi-Strauss

Non c’è bisogno di rivolgersi all’etnografia per comprovare fra tutti i comportamenti: il modo di mangiare e’ quello che gli uomini scelgono più frequentemente per affermare la propria originalità di fronte agli altri. 

  L’uomo della strada  comincia dalla cucina per giudicare un paese straniero e la sopravvivenza di questo criterio, persino nella nostra società meccanica, basta per convincerci che indipendentemente da ogni considerazione  di ordine biologico esso esprime in maniera assai profonda quei legami che uniscono ogni individuo ad un ambiente, a uno stile di vita, a una società.

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Sostanzialmente ci dice Levi-Strauss che le scelte alimentari, le relative modalità di preparazione, di circolazione e di consumo dei cibi, degli atti e dei gesti che precedono e accompagnano i pasti sono identificative  perché subordinate a rigide strutture ideologiche  e a “norme culturali” che appaiono naturali solo perché indiscusse e inconsce e profondamente interiorizzate e socialmente condivise.

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