A Contessa, come da tradizione, l’evento religioso ha come punto di riferimento tradizionale la Chiesa di San Rocco, situata all’imbocco della strada denominata Via Salita Notaro(1), li si trova l’immagine della Immacolata. E lì si svolgono i riti religiosi nel tradizionale rito bizantino.
Nello spazio antistante la Chiesa, la sera della vigilia della festa religiosa (il 7 dicembre), viene bruciato “U diavulazzu”, ovvero un pupazzo fatto con paglia, carta e stracci, dalle sembianze di un diavolo, che fatto scivolare dal campanile della Chiesa, attraverso un filo, sullo slargo prospiciente viene bruciato dai tanti ragazzi e giovani, tutti premuniti da mazzi di “busi”. Questa pratica -in passato- ricorrente in più paesi dell’agrigentino, in quelli storicamente rientranti sui territori delle antiche baronie dei Cardona/Gioeni/Colonna-, vorrebbe evocare l’esaltazione del bene sul male.
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(1) Via Salita Notaro. Non si tratta di una denominazione priva di significato. In prosieguo avremo modo di ricostruire le ragioni.
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