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martedì 24 dicembre 2024

La Sicilia: incantevole, profondo e coinvolgente luogo dell’anima

 Impressioni, commenti, riflessioni (1)


Gianni Agnelli: Della Sicilia ho ricordi molto belli, lontani e recenti. Ricordi di luoghi pieni di luce, di colori e di profumi, e di persone squisite: credo che nessuno al mondiale sia gentiluomo come sa esserlo il gentiluomo siciliano; sono persone speciali. E allora penso immediatamente a Raimondo e Galvano Lanza di Trabia, miei meravigliosi amici, e a quelle giornate deliziose di anni lontani trascorse in loro compagnia alle Terre Rosse  a Palermo, o al Castello di Trabia, sul mare verso Bagheria. Così come mi tornano alla mente Gaetano Harddouin di Belmonte o, i Moncada di Paternò. Tutti siciliani e tutte persone di grandi qualità. Alle terre Rosse di Palermo ricordo anche, negli Anni Quaranta, un incontro con Vittorio Emanuele Orlando, giurista e ministro dei Governi Giolitti di inizio secolo e poi deputato alla Costituente  e senatore a vita: un’altra nobile e bella figura di galantuomo siciliano, che ispirò tutta la sua azione politica al rispetto delle libertà costituzionali. Altri grandi siciliani che ho conosciuto e apprezzato sono stati Ugo La Malfa e Leonardo Sciascia, ai tempi in cui collaborava con La Stampa. Poi la Sicilia significa la Targa Florio, corsa leggendaria che ha fatto la storia dell’automobilismo italiano. Una gara affascinante attraverso le Madonie, tra montagne e paesi, cui partecipavano grandi piloti e grandi macchine del tempo: Taruffi vinse nel 1954, l’anno dopo Stirling Moss, nel ‘60 mi pare Graham Hill. Correvano la Lancia, Alfa Romeo, Bugatti, Mercedes. Fin qui sono tutti ricordi di terra, ma anche del mare di Sicilia conservo belle immagini, una molto recente. E’ di poco tempo fa, quando ero in barca su quelle acque e ho assistito, davanti a Messina alla pesca del pesce spada: uno spettacolo di grande effetto. La Sicilia è uno di quei luoghi in cui torno sempre con molto piacere, per la squisitezza  delle persone e la bellezza dei posti.

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Chi fu Gianni Agnelli: 

(Torino, 12 marzo 1921 – Torino24 gennaio 2003), è stato imprenditoredirigente sportivo e politico, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, nonché senatore a vita ed ufficiale del Regio Esercito.

Era noto come "l'Avvocato"; in realtà tale titolo non gli competeva, in quanto era laureato in giurisprudenza ma non aveva mai svolto il praticantato triennale per l'accesso alla professione di procuratore legale, che secondo la legge del genere era il primo passaggio necessario per la successiva abilitazione alla professione di avvocato.

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