··· Uscita indenne dalla mozione di
sfiducia, proposta nei suoi confronti dai tre schieramenti dell'opposizione
consiliare, il sindaco di Corleone Leoluchina Savona è decisa a restare al suo
posto fino al termine del mandato elettorale. Nonostante gli inviti a lasciare
la carica che continuano ad arrivare da ogni parte, è lei stessa a spiegare le
proprie ragioni: «Non mi dimetterò, non farò il gioco politico di nessuno,
aspetterò con serenità la relazione del ministero dell'Interno e mi prenderò le
mie responsabilità qualora ci fossero, e ne risponderò a tutti gli organi
preposti. Lascio liberi la giunta e il consiglio comunale, che possono decidere
secondo i loro criteri di dimettersi - aggiunge la Savona -. Non sarà la nota
di Lumia a farmi dimettere, né a farmi cambiare il mio proposito. Sono sicura
che lo Stato di diritto non si farà influenzare dalla politica. Come ad esempio
la Procura nissena ha fatto chiarezza all'interno dell'antimafia, così pure io
credo che la magistratura farà chiarezza su Corleone».
Anche il senatore Beppe
Lumia infatti, componente della commissione parlamentare Antimafia, sostiene la
sfiducia presentata dai consiglieri comunali del Pd. «Dal dopo stragi - ricorda
- si è cercato in tutti i modi di tenere Cosa nostra fuori dal Comune, a
cominciare da Riina, dai suoi figli, Giovanni e Salvuccio, dal marito della
figlia, Ciavarello. Così anche i Provenzano e i figli Angelo e Francesco Paolo,
i loro parenti Grizzaffi e Gariffo. Ma anche i boss Rosario Lo Bue, Leoluca Di
Miceli, Spatafora, Bernardo Riina e ancora il boss Di Marco e i suoi complici».
Al coro di richieste, si unisce il M5S Sicilia, che chiede anch'essa le
dimissioni del sindaco Savona.
«La goccia che ha fatto traboccare il capiente
vaso dell'indecenza amministrativa» per i 5 Stelle sono le recenti indagini
relative all'ipotesi di infiltrazioni mafiose al Comune, con l'accesso agli
atti disposto dal ministro Alfano, «che - dice il capogruppo del M5s all'Ars
Giorgio Ciaccio- rinfrescano l'immagine di capitale della mafia che il paese
cerca faticosamente e in tutti i modi di scrollarsi di dosso».
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