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mercoledì 3 febbraio 2016

Enti Locali. Sergio Parrino prova a spiegare al Giornale di Sicilia il perchè dell'affanno finanziario del Comune.




··· «La verità è che neppure le banche ci vogliono più prestare i soldi. Sa una cosa? È scaduto il servizio di tesoreria e ho dovuto fare la gara per riassegnarlo: per la precisione l'abbiamo già fatta due volte e in entrambi i casi non si è presentato alcun istituto»: Corrado Calvo, sindaco di Rosolini, allarga le braccia e si dice pronto «a una protesta eclatante». 
A Rosolini le buste paga non arrivano più: «Mi servono 500 mila euro al mese per pagarle commenta ancora Calvo - e non li abbiamo proprio. Avevamo una scopertura bancaria di 5 milioni e l'abbiamo usata tutta nel 2015. 
A dicembre ho pagato il personale grazie a un prestito a tassi vergognosi. Le banche temono che i Comuni falliscano e non sono più disposte a rischiare». 
A Rosolini la situazione si fa difficile: «Abbiamo un debito con le società che erogano l'energia elettrica nelle scuole che ammonta a 914 mila euro. Abbiamo dovuto cambiare tre gestori perché nessuno ci rinnovava il contratto...» conclude il sindaco Calvo. 

Al Comune di Pachino va anche peggio: «Non pago gli stipendi da novembre - commenta il sindaco Roberto Bruno - e la situazione si sta facendo calda. La tensione cresce ogni giorno e si va incontro a proteste molto dure. Ho detto ai dipendenti che bisogna fare fronte comune per ottenere quello che ci spetta oppure si fallisce tutti insieme». 
L'Anci segnala che in circa la metà dei Comuni oltre ai ritardi nel pagamento degli stipendi sono stati registrati problemi nel garantire servizi pubblici «come l'assistenza ai disabili psichici nelle comunità alloggio». 

A Contessa Entellina il sindaco Sergio Parrino ha dovuto fermare gli stipendi ai 10 dipendenti già a settembre scorso e in più recentemente «è stato necessario interrompere il servizio di assistenza agli anziani»
Il piccolo Comune palermitano è il caso tipico di tagli a incastro: «Soffriamo dei mancati pagamenti della Regione -commenta Parrino -. Ma c'è un altro problema: lo Stato per noi ha stimato un incasso di Imu agricola pari a 460 mila euro all'anno. È un calcolo puramente statistico mentre la realtà è che l'incasso non va oltre i 300 mila euro. Eppure sulla base delle sue stime, lo Stato ha ridotto i finanziamenti ordinari pensando di compensare con questa tassa. Il risultato è che abbiamo perso su due fronti: i trasferimenti statali e gli incassi dell'Imu agricola».
GIA. PI.

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