Nel primo atto delle primarie Usa del Partito democratico, la favorita Hillary Clinton è riuscita a vincere con molta fatica contro l'outsider Bernie Sanders, dopo ore di lungo pareggio.
L’ex segretario di Stato e first lady ha vinto con il 49,89% dei voti contro il 49,54% del senatore del Vermont, un indipendente (si autodefinisce socialista demcratico), affiliato al partito demcratico.
In alcuni collegi elettorali, per decidere il vincitore si è fatto ricorso al lancio della monetina: in sei di questi la fortuna ha baciato Clinton.
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In
campo repubblicano vince il senatore ultraconservatore del Texas Ted Cruz
(28%), che batte Donald Trump (24%).
La
sorpresa del voto è comunque stato Marco Rubio che puntava solo a limitare i
danni. Invece è arrivato terzo a una manciata di voti da Trump (23 per cento).
Con questo risultato il giovane e vigoroso senatore della Florida ipoteca
seriamente il ruolo di candidato della destra responsabile, quella che rifiuta
l’estremismo ideologico di Cruz e l’irruzione del «corpo estraneo» Trump.
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