Sapienza ! Stiamo in piedi
Quella riportata qui sopra è l'esortazione che nel rito cattolico-bizantino precede la lettura del Vangelo durante la celebrazione della Liturgia.
Grazie alla disponibilità dei responsabili del Blog ci proponiamo con periodici interventi di fornire illustrazioni, puntualizzazioni e approfondimenti sulla celebrazione della Divina Liturgia, il cui fine -come è ben noto- è di "ricapitolare tutta l'economia della salvezza".
Studiando, approfondendo il senso di quanto avviene nella celebrazione liturgica non faremo altro che inoltrarci nella Tradizione, ci volgeremo alla sorgente e riscopriremo un contatto immediato con la Bibbia.
Ci immergeremo nel pensiero dei Padri, vivremo la liturgia, "consumeremo il fuoco" eucaristico, riscopriremo le icone, l'escatologia e la meta storia.
Più conosceremo il senso liturgico e più diventeremo coscienti delle nostre radici e paradossalmente più ameremo il dialogo ed il confronto ecumenico.
Le chiese bizantine hanno una iconostasi, un muro che separa il santuario dalla navata che indica la separazione del Regno e del mondo.
Agli inizi era una semplice barriera che separava il popolo dall'altare per garantire l'ordine necessario per lo svolgimento delle celebrazioni. Con il tempo, il senso liturgico ha ornato questa barriera con delle icone che ora ricoprono tutta la superficie dell'iconostasi.
Al centro si trovano il Cristo e la Deisis, tutto intorno si trovano i santi che cantano e ne riflettono la luce.
Quello che era un muro di separazione diventa così un ponte: il Cristo attorniato dai suoi santi è il punto di passaggio di tutti verso il Regno.
Il carisma di Cristo è di superare la natura, Egli può trasformare la separazione divino/umana in legame, in unità, in incontro.
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