IL CASO
SIGILLI AL CASTELLO DI AUGUSTA: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CROCETTA INDAGATO
Il presidente della Regione ed i dirigenti
Gaetano Pennino,
Rino Gigliola,
Sergio Gelardi
e Gesualdo Campo
sono indagati per omissione di atti d'ufficio, danneggiamento del patrimonio archeologico storico e artistico e per omissione di lavori in edifici che minacciano rovina
L'inchiesta riguarda il Castello Svevo di Augusta, sequestrato da Carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Siracusa.
Secondo la Procura di Siracusa "l'inerzia è durata nel tempo", e per questo è indagato anche il precedente presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo.
L'indagine è scaturita da una denuncia dell'associazione Italia Nostra che aveva segnalato gravi danneggiamenti strutturali del Castello che, secondo la tesi dell'accusa, sarebbero "dovuti esclusivamente alla mancata manutenzione e all'abbandono del monumento da parte della Regione Siciliana".
Gli specialisti della Sovrintendenza avrebbero più volte evidenziato, in maniera qualificata, che le lesioni esterne dell'immobile "sono dovute all'omissione dei lavori necessari che costituiscono la causa del deterioramento".
L'Autorità giudiziaria ha evidenziato il principio secondo cui "la funzione di vigilanza e tutela di un bene immobile di notevole importanza monumentale non afferisce al profilo di discrezionalità del proprietario, ma piuttosto a, da quella amministrativa che affida compiti e poteri alla pubblica amministrazione in virtù d ben specifici obblighi giuridici di agire, che si traggono agevolmente dalla disciplina penale, da quella civile e, infine nel fondamentale principio di rango costituzionale di tutela del patrimonio storico e artistico del paesaggio della Nazione".
La Procura di Siracusa sottolinea inoltre come "i mancati interventi, relativi ai pericolo di crollo della struttura" hanno creato "un grave rischio per l'incolumità pubblica".
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