Associazione
Culturale "Nicolò Chetta", Centro Culturale Parrocchiale e Coro Parrocchiale
Nell'ambito
delle manifestazioni ogni anno organizzate per la festa della Madonna della
Favara, l'Associazione "Nicolò
Chetta" già dal 1982 e, da qualche anno, anche il Centro Culturale
Parrocchiale curano la realizzazione di iniziative culturali (mostre, giornate
culturali, conferenze, ecc.). La prima giornata culturale, dedicata a Nicolò
Chetta il 6 settembre 1982, si svolge infatti presso l'aula consiliare comunale
(relazioni) e presso la chiesa parrocchiale greca (celebrazioni religiose) e
dal 2011 "La giornata della Cultura", organizzata in collaborazione
con l'Amministrazione comunale, si svolge in parte presso l'aula consiliare
comunale (relazioni) ed in parte nella sede del Centro Culturale Parrocchiale,
dove viene solitamente allestita una mostra fotografica o documentale su
tematiche, che riguardano comunque Contessa (storia, territorio, patrimonio
culturale e personaggi).
Nella
sede del Centro Culturale sono state infatti allestite le mostre delle quattro
edizioni de "La Giornata della Cultura": nel 2011 dedicata a Pia
Schirò, insegnante e sindaco di Contessa Entellina; nel 2012 dedicata al
concittadino padre Lorenzo Tardo, jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata
(blog del 30 marzo), studioso di musica bizantina (blog del 12 febbraio), nel
2013 dedicata al "Patrimonio iconografico di Contessa Entellina: icone,
iconostasi e iconografi"; nel 2014 dedicata al concittadino papas Matteo Sciambra, sacerdote, studioso
e docente universitario (blog del 20 settembre).
La
mostra aperta in occasione della "Giornata della Cultura 2014" nella
sede del Centro Culturale Parrocchiale, fino alla prossima estate, propone
all'attenzione dei visitatori (residenti, studenti, turisti, ecc.) documenti e
fotografie per scoprire, conoscere o approfondire le seguenti tematiche: vita e
opere di papas Matteo Sciambra; opere d'arte della chiesa e del Monastero di S.
Maria del Bosco; Chiese ed edicole votive di Contessa Entellina.
Molte sono le chiese e le cappelle aperte al culto a
Contessa Entellina sia nel centro urbano sia nei borghi e nelle contrade rurali
(blog del 2 marzo 2014). Molte tradizioni, vicende del clero, culto popolare, tanti momenti e aspetti della storia di
Contessa hanno un legame con le numerose chiese di Contessa. Questi edifici
costituiscono inoltre un originale patrimonio culturale, sia sotto l’aspetto
architettonico sia per le numerose opere
d’interesse artistico custodite (mosaici, affreschi, icone, statue, paramenti,
suppellettili sacre varie). Nella documentazione esposta nella mostra, per ogni
chiesa e cappella, sono presentate la fotografia ed una sintesi brevissima di
notizie. In seguito per i lettori del blog saranno riportati dati più
dettagliati (fondazione, costruzione, beni culturali, opere d'arte, clero, festività,
ecc.), mentre di seguito viene riportato solamente l'elenco completo delle
varie chiese, urbane e rurali, di Contessa (tra parentesi è citato il blog con
notizie dettagliate già riportate precedentemente):
*Chiesa SS. Annunziata
(KLISHA),
dedicata anche a S. Nicola, patrono
di Contessa Entellina, sede della
parrocchia di rito greco, ricostruita ampliando l'antica cappella medioevale
del sec. XIII (blog 15 maggio).
*Chiesa di S. Maria della Favara (Shën Mëria), costruita nel secolo
XVI per custodire la Madonna della Favara, immagine dipinta su una lastra di
pietra, nota anche come "Madonna del Muro" (blog del 18 febbraio, del
5 marzo e del 28 marzo).
*Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, edificata nel 1700 circa, in piazza Umberto I.
*Chiesa di S. Rocco, costruita alla fine del secolo XVII (blog del
22 giugno).
*Chiesa di S. Maria del Bosco, costituita originariamente da una
piccola cappella, consacrata il 22 giugno 1309,
ricostruita e notevolmente ampliata dal 1483 al 1757.
*Chiesa
dell'Odigitria, nella contrada
omonima, costruzione avviata nel sec. XVII, mai completata (blog del 27
maggio).
*Chiese dei borghi ERAS, costruiti tra il 1950 ed il 1960 (blog
dell'11 aprile, del 10 e 11 giugno): Madonna "Regina del Mondo”, nel borgo Piano Cavaliere; chiesa della Comunità Trinità della Pace nel borgo
Pizzillo; S. Antonio abate nel borgo rurale Castagnola, aperta al culto nel 1990.
*Cappella rurale di S. Calogero nella contrada omonima,
sulla strada provinciale per Sciacca
*Cappella rurale S. Antonino nel feudo Bagnatelle, aperta al culto nel 1933
(blog del 28 aprile).
*Cappella dedicata alla Madonna del Balzo in via S. Nicolò,
contrada Cabina.
*Cappella dedicata a S. Giuseppe all'interno
del "Parco delle Rimembranze".
* Cappella S. Rosalia, a navata unica, costruita
alla fine del secolo XIX da Epifanio Viviani
(blog
del 21, 22 e 24 maggio).
*Cappella S. Anna nel
castello di Vaccarizzo, recentemente restaurata dai nuovi proprietari.
*Cappella comunale all'interno del cimitero (blog del 5 aprile).
Può risultare utile
completare l'elenco delle chiese di Contessa con le seguenti precisazioni:
- tra gli edifici di
interesse comune da realizzare nella "Zona di trasferimento", dopo il
terremoto del 1968, era prevista anche la costruzione di una chiesa, mai
realizzata nonostante il progetto definito e finanziato con i fondi della
ricostruzione (blog del 18 marzo dedicato a papas Cola Bufalo);
- nella contrada Muzgat è
documentata l'esistenza di una cappella dedicata a S. Nicola, aperta al culto,
il cui cappellano era nel 1308 un sacerdote di nome Benedetto: la cappella fu
sepolta da una frana con le case che costituivano un piccolo casale medioevale
(blog del 20 gennaio).
La fotografia ed il testo
(ubicazione, data, titolo, interesse storico-artistico, ecc.) di ogni edicola votiva di Contessa esposti
nella mostra sono già stati pubblicati
nel blog del 22 marzo 2014.
Le fotografie ed i testi
esposti nella mostra per le opere d'arte
di S. Maria del Bosco riguardano eventi (convegni, celebrazioni religiose,
ecc.), tele, marmi,
bassorilievi, mosaici, ostensori, sculture, libri, ecc. Delle opere più note
sono riportate di seguito brevi notizie (titolo, data, autore, istituzione dove
si trovano):
* Girolamo Musca (secolo XVIII), ALTARE,
FRAMMENTI, Marmi policromi
(Monreale,
Palazzo Arcivescovile)
* Marmoraro siciliano, LAVABO da sacrestia con
stemma Olivetano, (secolo XIII)
(Monreale, Palazzo Arcivescovile)
*Scultore siciliano (secolo XVII) RILIEVI
della CAPPELLA della PASSIONE: Flagellazione, Caduta di Cristo sotto la Croce,
marmo bianco; (Monreale, Palazzo Arcivescovile)
*Marmoraro
siciliano (secolo XVIII), LASTRA TOMBALE con stemma olivetano, marmo bianco
(Monreale,
Palazzo Arcivescovile)
*Artista
trapanese, MADONNA del ROSARIO tra i Santi Domenico e Benedetto, (secolo XVI,
fine-inizio secolo XVII), marmo alabastro; (Palermo, Villa Whitaker)
*Juan de Juni, PORTA
a due battenti con SANTI e BEATI - 1535
- legno intagliato
(Palermo,
chiostro della Chiesa della Magione)
* Argentiere palermitano (secolo XIX),
OSTENSORIO, argento sbalzato, cesellato con parti fuse;
(Monreale,
Seminario Arcivescovile)
*Andrea della
Robbia, MADONNA con il Bambino (Secolo XV), terracotta invetriata;
(Monreale,
Palazzo Arcivescovile)
*Pietro Paolo
Panci, ASSUNZIONE della VERGINE (1766), olio su tela
(Palermo,
Galleria Regionale della Sicilia - Palazzo Abatellis)
* Mariano Rossi
, il beato BERNARDO TOLOMEI alla peste di Siena, olio su tela (secolo XVIII);
(Palermo,
Galleria Regionale della Sicilia - Palazzo Abatellis)
*Raffaele
Postiglione, SACRA FAMIGLIA TRA S. GIOACCHINO e SANT’ANNA ed i SS. ELISABETTA, ZACCARIA e GIOVANNINO (1856);
(Palermo, Villa
Whitaker)
*Vito D’Anna
(secolo XVIII), SANTA ROSALIA GUIDATA DAGLI ANGELI;
(Monreale, Museo
diocesano)
*Pietro
Angeletti, SANTA SCOLASTICA, tra i santi Benedetto, Mauro e Placido, Olio su
tela (1766);
(Palermo, Galleria Regionale della
Sicilia - Palazzo Abatellis)
Alle opere d'arte, libri ed altri
oggetti di S. Maria del Bosco, sopra non citate e attualmente custodite a
Contessa (biblioteca e parrocchie, sarà dedicata una presentazione
prossimamente.
Nella mostra sono esposti anche testi e fotografie, che documentano alcuni
eventi più significativi di Santa Maria del Bosco (convegni, celebrazioni
religiose, pellegrinaggi, ecc.):
* primo convegno (1985) sul recupero di
S. Maria del Bosco (fotografie e testi degli interventi)
* celebrazioni in rito romano e
bizantino a S. Maria del Bosco per l'annuale pellegrinaggio del 28 agosto
(Eparca di Piana degli Albanesi, arcivescovo di Monreale, parroco di Contessa)
* convegno, concerto e celebrazioni
religiose per il VII centenario di consacrazione della chiesa di S. Maria del
Bosco (21 giugno 2009).
I canti eseguiti dal coro parrocchiale "Padre Lorenzo Tardo"
(blog 12 febbraio) rendono più solenne le varie celebrazioni religiose, che
caratterizzano alcuni momenti della festa dell'otto settembre (Vespero, Divina
Liturgia, processione, corteo con autorità, fedeli e clero il giorno della
festa, ecc.).
Il
coro Padre Lorenzo Tardo, oltre ad assicurare col canto il servizio liturgico
alla locale parrocchia greca nelle celebrazioni festive, contribuisce
attivamente alla salvaguardia ed al mantenimento della millenaria tradizione
del canto melurgico ancora vivo in Italia nelle comunità italo-albanesi, che
afferiscono alle istituzioni ecclesiastiche di rito bizantino (Eparchia di
Lungro in Calabria, Eparchia di Piana degli Albanesi in Sicilia, Monastero
Esarchico di S. Maria di Grottaferrata).
Il
coro “P. Lorenzo Tardo”, con i concerti eseguiti già in varie località, in
occasione di iniziative religiose e culturali, oltre a testimoniare l’originale
tradizione bizantina (melurgia, liturgia, iconografia) contribuisce
significativamente a far conoscere anche altri aspetti del patrimonio culturale
di Contessa, come testimoniato dalla partecipazione a due recenti
manifestazioni culturali:
* Concerto “…e la parola divenne
canto”, organizzato dal locale Club Unesco nel tardo pomeriggio di lunedì,
3 gennaio 2011, a Sciacca: il Coro Padre Lorenzo Tardo, diretto da papas Nicola Cuccia, nella chiesa
del Carmine ha proposto all’ascolto di un numeroso e attento pubblico canti liturgici
bizantini, tratti dalla Divina Liturgia, dal Mattutino e dal Vespero delle
principali festività, che appartengono sia alla tradizione della millenaria
Badia Greca di Grottaferrata sia alla tradizione delle comunità italo-albanesi,
da cinque secoli presenti in Sicilia. E’ stato eseguito anche un canto dedicato
alla Madonna in lingua albanese, ancora parlata a Contessa Entellina.
L’esecuzione di ogni canto è stata preceduta da una breve presentazione della
prof.ssa Anna Fucarino. Particolare interesse e
ammirazione hanno suscitato gli originali costumi tradizionali albanesi di Contessa, indossati da alcune
coriste.
* Nell’ambito
delle iniziative “Incontri sulla coralità e la musica melurgica bizantina"
(29,30,31 ottobre 2010, organizzate a Grottaferrata-Roma, per celebrare il 25°
anniversario della locale Corale Polifonica, il coro “Padre Lorenzo Tardo”,
diretto da papas Nicola Cuccia, nella sala
conferenze della millenaria BADIA GRECA,
ha proposto al pubblico un concerto di canti liturgici bizantini, che
appartengono sia alla tradizione della
Badia Greca (Canone dell’Annunciazione Ode IX, Canone di Pasqua Ode I e IV,
Salmo 139, Vespro del Santo e Grande Venerdì, Mattutino di Pentecoste,
Anavathmi) sia alla tradizione siciliana (Canone di Natale, Ode I e III; Canone
di Pasqua, Mattutino della Presentazione al tempio, Ode IX, Evloghitaria
Anastasima, Mattutino della Domenica, Kinonikòn del Santo e Grande Sabato). E’
stato eseguito anche un inno a Alle opere d'arte, libri ed altri oggetti di S.
Maria del Bosco, attualmente custodite a Contessa (biblioteca e parrocchie)
sarà dedicata una descrizione prossimamente.
lla
Madonna in lingua albanese, composto da P. Lorenzo Tardo.
Durante
i tre giorni di incontri è stato molto spesso citata Contessa Entellina, perché
ha dato i natali a padre Lorenzo Tardo, jeromonaco
della Badia Greca di Grottaferrata, studioso di musica bizantina noto in tutto
il mondo, considerato pioniere nella scoperta, lettura, trascrizione,
interpretazione, pubblicazione ed esecuzione delle melodie antiche bizantine dei
codici.
Il
coro “P. Lorenzo Tardo”, depositario di un particolare patrimonio culturale
(melurgia bizantina), merita una
maggiore attenzione per essere valorizzato oltre che per i servizi liturgici in
parrocchia anche come istituzione che può contribuire alla promozione culturale
e turistica di Contessa.
Calogero Raviotta
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