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martedì 3 luglio 2012

Quando il partito di Cuffaro a Contessa raggiungeva il 75% dei consensi

"Prima da esponente Dc, poi da autorevole componente del Ccd e del Cdu, infine da parlamentare, Saverio Romano ha contribuito al sostegno e al rafforzamento di Cosa nostra, intrattenendo rapporti diretti e mediati con rappresentanti di spicco dei clan come Angelo Siino, Giuseppe Guttadauro, Nino Mandalà e Mimmo Miceli".

Perché ci stupiamo delle condizioni del nostro paese ? Perchè sbraitiamo per la spending review, l'imu, le accise sui carburanti ?

Gli italiani, col loro voto, di una simile figura (Saverio Romano) ne hanno fatto un ministro della Repubblica.
E non si è trattato di un accidente; montagne e montagne di voti la Sicilia (Contessa Entellina inclusa) ha riversato su lui, Cuffaro, Miceli ed altri squallidi personaggi in connessione con Cosa Nostra.
Il pubblico ministero è partito -nella requisitoria- da lontano: da quando nel '91 Saverio Romano e Salvatore Cuffaro andarono a chiedere i voti per le elezioni ad Angelo Siino, l'uomo che ha gestito gli appalti, per anni, per conto di Cosa nostra.
Ma per il pubblico ministero l'anno centrale nella carriera dei due politici è il 2001: anno in cui Cuffaro viene eletto governatore e Romano deputato.
"E' l'anno - ha spiegato Di Matteo - in cui Romano deve onorare le cambiali staccate quando da giovane corteggiava e blandiva i boss per acquisire spazio ed esercitare potere".
Due gli episodi di cui il pubblico ministero parla: la candidatura alle regionali del 2001 di Mimmo Miceli, "uomo" del boss Guttadauro poi condannato per mafia, e quella di Giuseppe Acanto, sponsorizzato, secondo l'accusa, dal clan di Villabate.
Entrambe le candidature sono state sostenute da Romano.
Sono gli anni in cui anche a Contessa Entellina la formazione politica di CUFFARO/MICELI/ROMANO/ANTINORO ottiene, immeritatamente, montagne di voti.
I lavoratori della forestale sono stati strumentalizzati ed asserviti, in quel periodo, al potere dei caicchi (porta acqua). Da forza antimafiosa e di sinistra la "forestale" diventa il regno del partito di Cuffaro/Romano.
No, non c'è nulla che in Sicilia capiti senza che i siciliani, la massa dei siciliani, non vogliano.
Viene da riflettere in questi giorni leggere su facebook tutte le imprecazioni contro Monti da parte di coloro che per la Mafia, i mafiosi, gli amici dei mafiosi, pure nel mio piccolo paese hanno cercato consenso elettorale.
E lo sapevano per chi votavano.
Non era un accidente.
In estrema ipotesi -sarebbe stato meglio votare un scilipodi qualunque che per un Cuffaro & Company.

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