Nella mattinata di ieri i “90” inconcludenti
di Palazzo dei Normanni hanno approvato sette leggi. Hanno impiegato meno di due
ore e non perché alle porte c’è la pausa estiva, ma perché la politica deve dare
una risposta agli elettori.
Che tipo di risposta non ha importanza. Uno dei 90
infatti mentre a braccio del suo capogruppo usciva dall'Aula per prendere un caffè gli ha
chiesto “ma chi liggi sunnu ?”.
Nel pomeriggio la seduta è proseguita per
l’esame dell’assestamento del bilancio della Regione per l’anno finanziario
2012. Si tratta del nodo più difficile da sciogliere per il Parlamento dell’isola,
dal momento che è all’attenzione dell’Aula con l’emendamento presentato dal
Governo sulla revisione della spesa che contiene gli obiettivi
annunciati al Governo nazionale nell’incontro del presidente Raffaele Lombardo
con il premier Mario Monti.
Un provvedimento che -è scontato- non
potrà essere votato nella versione “Arrmao” che va a creare scompiglio nell’organico
dei dipendenti regionali.
Anche se l’Assessore all’economia ad ogni
gruppetto di deputati in cui si imbatte ripete “Sono state
fugate le preoccupazioni di licenziamenti; nessuno perderà il lavoro, ma
attraverso misure di accompagnamento alla pensione e procedure di mobilità si
abbasseranno i costi per il personale regionale e la quiescenza che superano
oggi 1,6 miliardi di euro”.
Il testo “Armao” alla fine è stato
presentato quale emendamento al disegno di legge sull’assestamento, con l’obiettivo
di offrire al Parlamento “un contributo propositivo ed uno stimolo a far
presto”.
Ieri la commissione Bilancio per velocizzare l’iter del provvedimento
aveva tolto dal testo i tagli al personale e le norme in materia sindacale,
mentre per la riduzione della pianta organica della Regione era stato pensato
un intervento con uno specifico disegno di legge, ovviamente per dopo le vacanze
(Cu veni appressu cunta li pidati).
QUESTA MATTINA
L’Assemblea Regionale sembra un luogo di
ritrovo per fantasmi. Si respira un'aria strana le mura di quello
che fu Palazzo Reale. I deputati (pochissimi i presenti) continuano a chiedersi
con circospezione: ma Lombardo si dimette o no?
Le dimissioni sono fissate con una “comunicazione” all’Aula
per le 16,oo. Ed i fantasmi che bivaccano
da un locale all’altro in cuor loro sperano che le dimissioni non
arrivino.
Col clima che c’è, secondo i sondaggi, nessuno delle attuali
formazioni maggiori (PDL, PD, UDC, MPA) potrebbe raggiungere consensi
elettorali a due cifre, in Sicilia, se si dovrà votare ad ottobre.
I parassiti-fantasmi sperano di poter durare (a €. 20.000,oo
al mese) per un altro semestre abbondante.
Però il gioco (all'apparenza) lo ha in mano Don Raffaele.
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