Col provvedimento sulla spending review il governo ha inteso evitare l'aumento di due punti percentuali dell'Iva che
sarebbe scattato ad ottobre.
L’intervento sulle Province. Il
decreto prevede la riduzione e
l'accorpamento delle province, con l'obiettivo di dimezzare il numero attuale. Entro la
fine dell'anno sarà completato il piano di accorpamenti. I Comuni
capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di accorpamento e
riduzione.
Le province che «restano in vita» avranno le seguenti
competenze: ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e
viabilità (anche per quanto attiene la costruzione, la classificazione e
la gestione delle strade).
In attuazione del decreto «Salva Italia»,
vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato
aveva attribuito alle province.
In Sicilia, resta inteso che la materia sulle province è di competenza della regione, l'inutile e parassitaria struttura di Palazzo dei Normanni.
Sarebbe una grande conquista se venisse abolita la "specialità" di questa Regione, passata da qualche decennio in quà nelle mani di collusi con la mafia, collusi con l'ignoranza, e divenuta sede del politichese per il politichese.
Sarebbe una grande conquista se venisse abolita la "specialità" di questa Regione, passata da qualche decennio in quà nelle mani di collusi con la mafia, collusi con l'ignoranza, e divenuta sede del politichese per il politichese.
Arrivano le città metropolitane. Entro
il primo gennaio 2014 vengono istituite le Città metropolitane, dieci
in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari,
Napoli, Reggio Calabria. Contestualmente, verranno soppresse le
relative province. E' quanto prevede il decreto sulla spending review.
Nelle prossime
settimane sarà emanato un ulteriore decreto sulla spending review che
riguarderà le agevolazioni fiscali e la revisione strutturale della
spesa e dei contributi pubblici, sulla base delle relazioni fatte da
Amato e Giavazzi.
Per il terremoto in Emilia sono già stati stanziati 500
milioni, ha spiegato Monti. Ora «la spending review garantirà ulteriormente 1 miliardo
nel 2013 e 1 miliardo nel 2014».
Gli esodati. Il
decreto legge estende la clausola di salvaguardia ad
altri 55 mila soggetti che hanno maturato i requisiti pensionistici successivamente al
dicembre 2011. L'importo complessivo per essi è di 1,2 miliardi a partire dal
2014».
La stretta sugli statali. Il
viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, ha detto che «sul personale
verrà esteso l'approccio preso per la presidenza del Consiglio e
ministero delle Finanze, con la riduzione delle piante organiche delle
amministrazioni centrali. La riduzione sarà nel complesso del 20% per la
dirigenze e del 10% per gli altri livelli, con possibilità di
compensazioni tra le diverse amministrazioni».
Giro di vite sulle
auto blu con la riduzione dell'uso: le spese dovranno essere ridotte del 50% rispetto all' anno
scorso.
Stop alle consulenze per i dipendenti pubblici che
andranno in pensione.
Le spese sotto la lente. Con
la spending review è stato esaminato un «totale di 61 miliardi di spesa
per beni e servizi che non esauriscono tutta la spesa e riguardano la
spesa di regioni, province, comuni, università, enti di ricerca,
ministeri, enti pubblici non territoriali» ha detto il commissario per
la spending review, Enrico Bondi.
Confermata la stretta sul turn over per le università e gli enti di
ricerca, con un taglio di circa 200 milioni nell'anno in corso e di
circa 300 milioni negli anni successivi.
La scuola che cambia. Vengono
stanziati 200 milioni alle scuole non statali. La somma è leggermente
inferiore a quella stanziata negli scorsi anni e rientra nella dotazione
che il Miur assegna tutti gli anni alle scuole paritarie. Vengono poi
stanziati 10 milioni per le università non statali. Questa cifra è
pure essa inferiore a quella assegnata negli scorsi anni agli atenei privati, pari
a 20 milioni.
Si destinano 90 milioni in più per il diritto allo
studio. In questo modo si riporta lo stanziamento al valore storico.
Infine, si destinano 103 milioni per la gratuità dei libri di testo
nella scuola secondaria di primo grado ( per le primarie i libri di
testo sono assicurati gratuitamente dai Comuni). In questo caso lo
stanziamento rimane invariato rispetto a quello degli scorsi anni.
Le razionalizzazioni. Le
misure di razionalizzazione prevedono la soppressione dell'Istituto per
la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo
(ISVAP) e della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). Le
funzioni dei due enti saranno accorpate dall'IVARP, che nasce come unico
istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio
previdenziale, nel pieno rispetto delle indicazioni comunitarie in
materia. Il nuovo ente funzionerà in stretta sinergia con le strutture
della Banca d'Italia.
Società pubbliche. Stretta sulle società pubbliche e su
quelle in house. Previsto il taglio ai consigli di amministrazione delle società a totale
partecipazione pubblica: avranno solo tre membri.
Sanità. Liberato
il campo dal taglio degli ospedali più piccoli, i tagli nel settore
della sanità attengono:
- taglio del 5% sull'acquisto di beni e servizi che sarebbe entrato in vigore dal 2013, con la rinegoziazione dei contratti in essere.
- sconto obbligatorio sulla spesa per i farmaci, praticano al Servizio sanitario nazionale.
- sconto obbligatorio sulla spesa per i farmaci, praticano al Servizio sanitario nazionale.
- Meccanismo simile per l'acquisto di dispositivi medici.
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