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martedì 17 luglio 2012

Ricconi. C'è la legge per abassare gli alti stipendi; manca il decreto per darvi attuazione

Il Fatto Quotidiano, in un articolo a firma di Carlo Tecce e Stefano Feltri, mette in mostra le dichiarazioni dei redditi complessivi dei manager pubblici, ovvero quanto guadagnano (non solo dalle aziende di Stato) coloro che sono stati messi a capo di aziende a maggioranza di partecipazione pubblica. Dal bollettino pubblicato ieri sui redditi 2010 che il Fatto Quotidiano ha potuto consultare emerge uno spaccato della società italiana, il racconto di chi sono i veri ricchi di questo Paese (almeno i veri ricchi che non evadono, o quasi). Ecco lo schema:
Spiega il quotidiano:

Diversi governi hanno provato a mettere un tetto agli stipendi, anche cumulati, dei manager che lavorano nel settore pubblico. L’ultimo tentativo è del governo Monti che a marzo ha fissato il limite a 294mila euro lordi all’anno. Sarebbe un bel crollo del reddito di molti dei protagonisti del rapporto di palazzo Chigi.  
Per rendere operativo il tetto serve un decreto del ministero del Tesoro che, come ricordato ieri da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, ancora non si è visto.  
Qualche mese fa il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, reddito 2010 da 1,36 milioni, si era detto sicuro che nel 2013 avrebbe dichiarato soltanto i 294 mila euro previsti dal governo. Forse era stato troppo pessimista.

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