Mons. Plotti sin dall'insediato nella
diocesi di Trapani collabora con la procura trapanese sulle indagini
condotte da quella procura. Egli è arrivato dopo la rimozione del vescovo
Miccichè, allontanato dalle funzioni dopo un'indagine interna del Vaticano
condotta da Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo.
Poco prima di
essere rimosso Miccichè aveva dichioarato di essere vittima di un complotto,
teso a infangarlo con accuse di ruberie dalle fondazioni ecclesiali.
Al centro dell’inchiesta –di natura penale- della Procura di Trapani che
investe la diocesi di Trapani ci sarebbe don Ninni Treppiedi, ex
amministratore-economo ed arciprete di Alcamo.
Costui sarebbe venuto ai ferri corti con Miccichè, che lo ha sospeso
"a divinis". Treppiedi è accusato di essersi appropriato di denaro e
di averlo utilizzato per fini personali. Con lui sono coinvolte altre 12
persone chiamate a rispondere, a vario titolo, di diversi reati, dalla calunnia
al falso, frode informatica, truffa, stalking.
La Procura starebbe indagando sui soldi spariti, riguardanti la vendita di beni della Diocesi.
La Procura starebbe indagando sui soldi spariti, riguardanti la vendita di beni della Diocesi.
Si tratterebbe di quadri e di opere di valore. Secondo le ipotesi della
procura di Trapani chi ha venduto quei beni avrebbe un conto allo Ior,
l'Istituto per le Opere Religiose, la Banca del Vaticano. Per questo motivo la
procura ha chiesto una rogatoria internazionale per poter accedere ai conti
segreti.
Gli inquirenti in sostanza vogliono sapere se Treppiedi e Miccichè avevano
conti intestati presso l’Istituto ed eventualmente quali movimenti siano stati
fatti. La risposta dallo Ior ancora non è arrivata.
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