E’ durato quattro ore il rito liturgico di consacrazione e
quindi di insediamento del nuovo vescovo di Lungro, Mons. Donato Oliverio.
Oltre alla numerosa partecipazione di fedeli, numerosi erano pure i prelati romani e delle
conferenze episcopali calabresi e siciliane, fra tutti il Cardinale Romeo.
Numeroso pure il clero bizantino dell’Eparchia di Piana degli Albanesi con alla guida l’eparca Sotir Ferrara.
E per un eparca che arriva c’è un eparca che si avvia
a lasciare.
A proposito di Mons. Sotir Ferrara, infatti, -fanno osservare taluni- che egli in base al
codice di diritto canonico, vale a dire il testo approvato nel 1983 e firmato
da Giovanni Paolo II al suo quinto anno di pontificato, ha già presentato le
dimissioni dal governo pastorale dell’Eparchia di Piana degli Albanesi nelle
mani del Pontefice al compimento dei 75 anni d’età, in applicazione del primo paragrafo del canone
numero 401. Egli è nato infatti il 5 dicembre 1937.
Stando alle norme
contemplate dall’attuale «carta» che regola la vita interna della Chiesa, la
questione delle dimissioni e delle rinunce risulta essere blindata. In linea di
massima, poi, Benedetto XVI ha quasi sempre accettato le dimissioni dei vescovi nominandone uno nuovo,salvo qualche imprevedibile proroga per motivi di forza maggiore.
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