Giulio Quintavalli è uno dei principali storici della Polizia italiana. Ci piace estrapolare da un suo libro un evento accaduto in territorio di Contessa Entellina nel 1916 e che ci fa conoscere le motivazione della lapide che sta nella parte alta del Cimitero comunale, lato sinistra.
18 ottobre 1916:
la morte di Castelluzzo e Stabile
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| Sarà probabile che questa nostra paginetta sul blog, rievocativa di un evento accaduto oltre un secolo fa, induca qualcuno in Municipio a disporre una lustratina alla lapide dedicata a un caduto in servizio e a beneficio della legalità. Sarebbe una buona iniziativa. |
Durante un servizio di squadriglia il 18 ottobre 1916 nel territorio di Contessa Entellina (Palermo) mirato a stanare un’agguerrita banda che, da mesi, stava imperversando le genti locali, la squadriglia del delegato Ettore Messana composta dagli «agenti scelti» brigadiere g.c. Giuseppe Stabile, guardia scelta Sante Castelluzzo, guardia Launeri, Rumè, Scivè, Ferraro, Monaco e Sponsale (già distintasi per la cattura di pericolosi abigeatari tanto che alcuni suoi elementi erano stati precedentemente decorati al valor militare), avvistò verso le ore 12 nella strada che da S. Margherita conduceva a Contessa quattro individui a cavallo armati di fucili, diretti verso l’abitato. I poliziotti accertavano con un binocolo che i quattro, accortisi della loro presenza, stavano seguendo i propri spostamenti; improvvisamente i quattro si allontanavano al galoppo verso l’ex Feudo Costiera. La squadriglia gettava a terra la zavorra (bisacce, coperte, cibo, cartine, ordini di servizio, fotografie dei ricercati, binocoli, lampade a olio…) per inseguirli. Dopo un breve inseguimento, appena giunta nei pressi della collina del feudo, i quattro in fuga si dirigevano verso un feudo confinante, possibile via di fuga.

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