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domenica 7 settembre 2025

La domenica serve anche per riflettere

 

La devozione contessiota
a Maria culmina in una
processione con la vara
lignea entro cui e’ sistemata
la Madonna, portata a 
spalla per le vie del
paese da varie decine di
volenterosi.





La festività dedicata a Maria ci induce,

a riflettere sulla figura femminile 

in ambito cristiano

In quale posizione si trova la donna all’interno della società cristiana? Bisogna dire innanzitutto che la tematizzazione dei problemi di genere e’ problema moderno, e nessuno troverà risposte consultando i testi biblici. La riflessione più recente, femminista o meno, ha comunque evidenziato più questioni. Vero è che il messaggio evangelico non fa distinzione fra uomo e donna e che in qualche modo addita l’atteggiamento egalitario in quel dire ” Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero, non c’è più né uomo né donna, poiché voi tutti siete uno in Cristo”. 

Quelle prime tradizioni di tipo egalitarie, a leggere gli storici, non resistettero parecchio se in altre pagine del Nuovo Testamento si intuisce una tendenza a cancellare il risalto del ruolo delle donne nelle comunità cristiane primitive e a far rientrare accenti patriarcali già nella seconda e terza generazione. 

Per la verità nella stessa generazione dei primi cristiani, lo stesso Vangelo di Luca non parla più delle donne prime testimoni della resurrezione ed enfatizza invece l’appariziona a Pietro. Lo stesso San Paolo osa scrivere “le donne siano sottomesse ai propri mariti come al Signore poiché l’uomo è capo della donna come il Cristo e’ capo della Chiesa”. Segno che l’assetto patriarcale della società era già più che consolidato e si consolida l’esclusione delle donne dalla vita della chiesa o comunque ad esse viene assegnato un ruolo molto limitato, escludendole da subito dal “sacerdozio”.

Nel terzo secolo gli storici ci riportano situazioni di diaconato assegnati alle donne, con competenze rivolte solamente alle donne. Le competenze riguardavano nel prestare assistenza durante i battesimi e nel dover visitare  e occuparsi delle donne invalide e inferme. Tutte limitazioni che originavano dal pudore.

 Se ci si sofferma sul ruolo di Maria, rispunta l’ambivalenza  nei confronti delle donne. Maria è madre di Gesù (viene addirittura chiamata “Madre di Dio”). 

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