=. = Cosa succede negli USA? L’America è a un passo dal rischio di un conflitto interno devastante, è a un passo dalla perdita di libertà fondamentali. Gavin Newsom, possibile candidato democratico alle prossime presidenziali, parla in termini allarmati e -scrivono i giornali- da «codice rosso» per la democrazia americana aggiungendo una frase raggelante: «Non sono sicuro che nel 2028 si svolgeranno le elezioni». Negli USA 2025 i morti degli altri non contano. Per la semplice ragione che gli altri (i democratici, avversari di Trump) sono - per l’attuale presidente - un inspiegabile impiccio, un’eresia, una presenza assurda e ingiustificabile che va rimossa.
= =La presidenza Trump si propone, diversamente da quanto accadde nel primo scialbo mandato, di cambiare le regole del gioco, di annientare ogni forma di dissenso, di rimuovere i bilanciamenti necessari in una democrazia presidenziale, di passare, in sostanza, ad una forma di autocrazia. A leggere i giornali, negli USA non si sta assistendo a un capitolo di normale alternanza tra repubblicani e democratici, ma a un episodio di tutt’altra natura. I giornali cominciano a scrivere di stagione «rivoluzionaria» che avviene sotto il segno dell’autocrazia e del populismo, situazione che sta alterando oltre che la democrazia Usa anche i delicati equilibri geopolitici.
= = Da dove spuntano le sagge raccomandazioni di Mario Draghi per l’Europa?: ci si muova, in fretta, per un’Europa pronta a ritrovare relazioni con potenze estere e a rafforzare se stessa? Spuntano dalla circostanza che l’alleato di sempre, gli USA, non c’e’ più.
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