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mercoledì 11 dicembre 2019

Patrimoni dell'Umanità. In Sicilia non mancano solamente le strade, manca pure la capacità di valorizzare la Storia

Storia dei luoghi, storia degli eventi dell'uomo
Ogni Paese, grande (come gli Stati Uniti) o piccolo (come l'Albania) va orgoglioso delle ricchezze naturali e culturali che possiede, dei capolavori riconosciuti da tutto il mondo che costituiscono un'eredità del passato per le generazioni che verranno.
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Dopo Butrinto (Albania), Venezia ...
adesso Gerusalemme

Aprire sul Blog una pagina su Gerusalemme non significa descrivere (nei limiti di cui si è capaci) la lunga storia di una città. E' molto di più e contemporaneamente molto meno. Su quella città converge, consapevolmente e spesso inconsapevolmente, il sentimento e l'interesse di più di un terzo dell'umanità attraverso le tre religioni monoteiste (ebrei, cristiani e mussulmani).

Foto presa dal Monte degli Ulivi mostra
 la Città Vecchia della città con s
ullo sfondo la cupola d'oro della moschea
La città vecchia di Gerusalemme e la sua cinta muraria dal 1981 sono "Patrimonio dell'Umanità". In essa insistono oltre duecento monumenti censiti. Essa, città tre volte santa, è meta di pellegrinaggi da ogni angolo del pianeta, anche perchè la sua Storia è fra le più antiche di qualsiasi altra città del pianeta.

Da quanto risulta storicamente attestato,  già nel 3.000 avanti Cristo nella zona viveva una tribù cananea (i Gebusei) e agli storici è sempre risultato difficile capire la scelta e la topografia di quel luogo dalla notevole pendenza e con carenza di sorgenti idriche, sopratutto sapendo -allora come oggi- che poco più in là vi sono aree pianeggianti con ricche sorgenti. Forse quella scelta fu dovuta a ragioni di più facile difesa dagli attacchi esterni.
Già nel 2000 a.C. la città pare che contasse circa 15.000 abitanti. 
Nell'anno mille essa era ormai una enclave cananea circondata da territori abitati esclusivamente da tribù ebraiche. 
Fu in quel periodo che re Davide si impadronì della città con accorgimenti e distrazioni atte a superare le difficoltà delle inaccessibili mura.

La città -dove Davide fece posizionare l'Arca dell'Alleanza- divenne sacra per gli ebrei e in essa furono costruiti vari arditi (per l'epoca) edifici, il più noto dei quali è stato il Tempio in pietra calcarea, consacrato nel 950 a.C.
All'interno del Tempio, in fondo, stava il Sancta Sanctorum, un ambiente chiuso e privo di finestre dove poteva entrare solamente una volta all'anno il sommo sacerdote nel giorno del Kippur.

Nel 587 a.C. i babilonesi di Nabucodonosor conquistarono e distrussero la città. Il Tempio venne raso al suolo e gran parte degli ebrei vennero deportati.
Dopo pochi decenni l'impero babilonese crollò a causa dell'avanzata dei Persiani e l'imperatore Ciro il grande consentì agli ebrei deportati, se l'avessero voluto, di tornare nella loro terra. In questa nuova e favorevole circostanza il tempio venne in breve tempo ricostruito, sia pure in dimensione ridotta rispetto a quello precedente.

Con i successi militari di Alessandro Magno l'intera area Medio Orientale venne grecizzata (ellenizzazione). Nel 169 a.C. Antioco IV impose la religiosità ed il culto di Giove, evento questo che suscitò l'aperta ribellione degli ebrei guidati da Giuda Maccabeo. Il Tempiò venne purificato e da allora annualmente viene ricordata la festività della Hanukka.

Con l'arrivo dei Romani e con re Erode I il Grande nel 37 a.C. il Tempio fu ricostruito, la cinta muraria rifatta e costruita la Torre Antonia. Il portico del nuovo Tempio misurava 240 metri di larghezza scanditi dal ben 162 colonne.
Ai tempi di Erode si verifica l'evento che sta ancora oggi all'origine della cultura Occidentale (nascita, predicazione, morte e crocifissione sul Calvario di Gesù Cristo).
Nel 66 il figlio di Giuda il Galileo, esiliato dai romani, organizzò una rivolta a cui l'Impero Romano reagì ferocemente inviando un esercito di 100mila uomini che nell'anno 70 rase al suolo, pietra su pietra, l'intera città di Gerusalemme, di cui rimase solamente una parete occidentale del muro di sostegno al tempio.

Nel 117 l'Imperatore Adriano trasformò Gerusalemme in una tipica villa (cittadina) romana, mentre nel 325 l'imperatore Costantino, primo "cristiano" a reggere lo Stato romano, vi fece costruire una lunga serie di chiese, le più note delle quali ad oggi sono quella del Calvario, del Santo Sepolcro e del Monte degli Ulivi.

Ancora per alcuni secoli il territorio godette di lunghi periodi di pace sotto l'Impero Romano d'Oriente finchè la pressione dei Persiani e successivamente degli islamici non ebbe la meglio.
Testimonianza preziosa della presenza araba è il Tempio (dopo divenuto Duomo della Roccia) da loro costruito sulla spianata dell'antico Tempio ebraico, da dove secondo la tradizione Maometto sarebbe asceso in cielo.

Nel 1077 i turchi rasero, ancora una volta, al suolo la città e massacrarono i cristiani. La risposta arrivò nel 1099 con la crociata guidata da Goffredo di Buglione (autodefinitosi Difensore del Sacro Sepolcro) che a sua volta massacrò i mussulmani.

Nel 1260 saranno i Mamelucchi egiziani ad impadronirsi della città. Questi mostratisi più tolleranti dei vari predecessori convennero con i cristiani la suddivisione dei tanti luoghi sacri della città e si fecero garanti dei pellegrinaggi cristiani.
La città di oggi, per quanto attiene la proprietà e la fruizione dei luoghi sacri delle varie religioni, è quella del XVI, come la definì (in gran parte) Solimano il Magnifico.
Area interna alla Chiesa del Santo Sepolcro
La Storia più recente è nota a tutti i lettori che seguono le tante informative dei media, da cui sappiamo della convivenza e degli attriti fra ebrei, cristiani e mussulmani. 
Attriti che spesso intaccano pure la solidarietà fra gli stessi cristiani (Ortodossi che hanno il possesso dei principali siti e delle chiese storiche, Cattolici e Protestanti).

Oggi la città è sotto il controllo politico degli Israeliani. 

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