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lunedì 30 dicembre 2019

Un anno va via. Che il nuovo anno ci indirizzi verso traguardi di tolleranza, democrazia e libertà crescenti

Noi vogliamo gli
Stati Uniti d'Europa

Lo scorrere del tempo nella cultura dell'Occidente implica, dovrebbe implicare, cambiamenti sempre in meglio nella vita dei singoli come delle comunità. Ciascuno di noi, all'interno delle strutture sociali entro cui è inserito (famiglia, istituzioni pubbliche, circoli, centri di cultura, partiti ...) ha il dovere di seguire  i temi caldi e quelli meno caldi del momento. In quanto cittadini tutti abbiamo il dovere di districarci tra le varie informazioni che ci arrivano; abbiamo il dovere di prendere posizione sulle viicende che direttamente e/o indirettamente hanno o avranno ripercussioni su noi, sulla comuniità di cui siamo parte.

Non v'è dubbio che la tradizionale cultura sicilana trasmette impulsi fermamente da respingere. 
Chi te lo fa fare ? 
Lascia che facciano ciò che vogliono e fatti gli affari tuoi. 
Chi nell'arco delle 24 ore non sente espressioni che suonano più  meno su questo tenore ?
Eppure molta gente è morta nel corso della seconda guerra mondiale, italiani e non, perchè le libertà essenziali dell'essere umano (pensiero, giudizio, espressioni, mete e desideri di giustizia, libertà e democrazia) fossero garantiti. Tanti contessioti finirono prigionieri dei nazisti/fascisti e furon internati in campi di cncentramento proprio perchè non condividevano lo stato etico che il fascismo aveva imposto, lo Stato che stabiliva cosa fosse bene e cosa fosse male perseguire.

I nostri giorni sono ancora critici o meglio in ritardo nella crescita della coscienza critica, fermo restando ciò che la Costituzione repubblicana ci garantisce. Tante sono le questioni criitiche su cui siamo chiamati tutti a riflettere e ad interrogarci, sia al livello locale che regionale e nazionale.
Ci sono forze politiche che da anni provano a farci credere che i guai del nostro paese dipendono nientemeno dall'immigrazione, come se noi tutti nel Meridione di immigrazione interna o sovranazinale non ne sapessimo nulla. Come se noi residenti a Contessa di immigrazione non se sapessimo nulla nella fase in cui ci accingiamo a celebrare i 500 anni di insediamento (ufficiale) alle falde di Brjgnet. Come se noi della continua immigrazione/emigrazione di popoli dalle origini della civiltà storica ad oggi non avessimo mai studiato nulla a scuola.
Altri reazionari della nostra epoca addebitano i tempi di difficoltà degli sbocchi economici, della disoccupazione e della carenza qualitatiiva politica all'euro, come se noi (specialmente noi contessioti che oggi come oggi abbiamo migliaia e migliaia di discendenti da questa terra in Germania, Usa, Australia, Svizzera etc.) non sapessimo come le condizioni di miseria e degrado vissute fino agli anni sessanta del secolo scorso non dipendessero da una moneta (la lira) gestita dalle classi politiche nazionali.
Chiunque capisce, se lo desidera, che la moneta nn deve mai dipendere direttamente dai governi per le tentazioni demaggiche che spesso li spran.

Si, i problemi entro cui dobbiamo muoverci nei prossimi mesi sono tanti, e sono pure complessi, dal debito pubblico più alto del mondo (dopo il Giappone) alle strade del nostro territorio locale, regionale e meridionale che di strade hanno solamente il nome, alla carente classe politica dei nostri giorni, sempre rampante, incompetente e frequentemente corrotta. Basta sfogliare  giornali.

Una cosa è comunque certa ed è vera, verissima. Molti fenomeni che oggi ci sembrano nostri, inadeguatezze italiane, in verità, caratterizzano tanti paesi dell'Occidente e non. 
In tanti problemi noi italiani siamo -purtroppo- vittime delle malevoli politiche delle grandi potenze del nostro mondo attuale (dagli Usa, alla Russia alla Cina). Se solo riflettessimo su questa circostanza capiremmo meglio il perchè dobbiamo desiderare una Europa più unta. Anzi una Europa che possa essere denominata Stati Uniti d'Europa.

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