La Vigilia di Natale del 1968 (24 Dicembre 1968), la voce degli astronauti di Apollo 8, la missione terrestre di
circumnavigazione lunare, arrivò a milioni di telespettatori sulla Terra.
L'Agenzia Giornalistica "com.unica" così rievoca l'evento:
Il primo a parlare fu William Anders copilota del modulo spaziale che annunziò a tutte le persone sulla Terra l’intenzione dell’intero equipaggio di inviare un messaggio. Anders disse: “In principio Dio creò il Cielo e la Terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. E Dio disse: «Sia la luce!» E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre”.
Poi fu la volta di Jim Lovell, il futuro comandante di Apollo 13, che disse: “Dio chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.”
Evento, che allora, non sembrò semplicemente evento scientifico separato dalla coscienza storico-umana dei millenni giudaico-cristiani.
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