La poesia di Marigonë arriva come precursore del frammentarismo, del lavoro a maglia della poesia realista, della liberazione moderna che viene in mente nella poesia di Eluar e Aragon con la sua architettura chiaramente mistica e postmoderna. Il linguaggio agitato è evidente sin dai titoli delle poesie, che esprimono o meglio suggeriscono di giocare con il ritmo interiore del verso, dove quello connesso al mondo è chiaramente la chiave del significato.
La metamorfosi dell'esterno e la conseguente interiorizzazione, la figurazione ricca di antitesi, il simbolo, il raro paradosso della sottile ironia e del patetico danno l'autentica empatia, le emozioni; il relativo contrario, i dilemmi che sorgono nelle composizioni tra l'oscurità o l'astrazione ... un po sulle pianure e poi con gli acari della libertà.
Anila Xhelaliu
scrittrice e traduttrice letteraria
Di seguito la terza poesia che pigliamo dal libro di Marigonë Kelmendi, poetessa in lingua albanese.
Simetri Simmetria
Gjysma është e vdekur Metà è morta
Gjysma tjetër ndhihet gjallë L'altra metà si sente viva
Gijumi do të ketë ikur me gjasë Verosimilmente il sonno non tornerà
Buzëqesshja ndalet në kufi La bellezza sta ferma al limite
Kur ti vetem shërben njerëzi Quando sei tu da solo ad aiutare il prossimo
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