Nel nostro tentativo di far conoscere il tempo andato della
nostra realtà cittadina, Contessa Entellina, nell’odierna pagina ci piace
riportare un breve testo di Vito Amico, storico, letterato e religioso del XVIII secolo. (La traduzione
del testo dal latino è di Gioacchino Di Marzo, gesuita, bibliografo e storico del XIX secolo, chierico della Regia
Cappella Palatina).
Proseguiremo nelle pagine seguenti nel tentativo di capire la vicenda socio-economica incorsa agli arbëreshe sia nel XV che nel XVI secolo, ossia la loro fase pionieristica in terra di Sicilia.
Comitissa
(in latino), Cuntissa (in siciliano)
Dal Dizionario
Topografico della Sicilia, ed. 1855
Ebbesi origine nel 1450. Greca gente che abitava da gran
tempo Bisiri, casale di Mazzara, abbandonatolo qui si raccolse sotto gli
auspici di Caterina Cardona, contessa di Chiusa, pose le fondamenta di nuovo villagiotto,
che in breve tempo si aumentò.
Il Dizionario fu pubblicato
da Gioacchino Di Marzo
nel 1856 |
Quinci sotto Carlo imperatore contavansi 68 case, e più di
500 anime; nell’anno LII del secolo seguente erano 996 in 253 case secondo il
Pirri, sebbene venissero nei regi libri 183 case, 753 abitanti; nel 1713
contavansi 522 fuochi, 2070 abitanti, che ultimamente 2452.
Comprendasi Contessa nella comarca di Corleone, e riconosce
la prefettura di Monreale sotto cui militavano 15 suoi fanti. Va compresa nella
Contea di Chiusa, ed è soggetta al Vescovo di Girgenti. Va tuttavia sotto rito
greco e latino, e si ha una Chiesa parrocchiale sacra alla Vergine Annunziata
con clero di entrambe le chiese.
Fecondo finalmente ne è il territorio e i suoi Signori
siedono al XXVI posto nel Parlamento, dei quali vedi dove li usi di Chiusa e di
Aidone.
Nessun commento:
Posta un commento