La Regione taglia i rimborsi ed i titolari di laboratori d’analisi e gli
specialisti convenzionati da domani saranno in sciopero per tutta la prossima settimana.
Qualsiasi prestazione sarà pertanto a pagamento: dagli esami del sangue alle
radiografie.
Venerdì scorso la Gazzetta ufficiale ha pubblicato il nuovo tariffario che
per via di un complicato intreccio di sentenze dei tribunali amministrativi ha
valore retroattivo al 2007, e taglia mediamente del 40% le tariffe, obbligando
i laboratori d’analisi a restituire la differenza di questi cinque anni.
Per
il cittadino cambia poco o nulla visto che paga sempre il ticket dietro
presentazione della ricetta ma per gli operatori privati della sanità è previsto un taglio del 40%.
Le principali sigle di categoria non ci stanno ed hanno indetto una settimana di protesta e chiesto anche un incontro al presidente Crocetta. Dicono che «Applicando questo decreto si arriverebbe al dissesto delle strutture specialistiche. Con le nuove tariffe non si coprono neppure i costi di produzione. Il governo deve modificare il tariffario. Se le imprese falliscono, verrà meno l’assistenza sul territorio».
Le principali sigle di categoria non ci stanno ed hanno indetto una settimana di protesta e chiesto anche un incontro al presidente Crocetta. Dicono che «Applicando questo decreto si arriverebbe al dissesto delle strutture specialistiche. Con le nuove tariffe non si coprono neppure i costi di produzione. Il governo deve modificare il tariffario. Se le imprese falliscono, verrà meno l’assistenza sul territorio».
Per questo motivo da lunedì chiunque si rechi in un laboratorio di
analisi o nello studio di uno specialista (i più coinvolti sono i radiologi)
pagherà per intero la prestazione richiesta.
L’alternativa è recarsi negli ospedali.
L’alternativa è recarsi negli ospedali.
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