Domenica dell'Ortodossia
Per i cristiani credenti il periodo della Quaresima prepara la più importante festa della Pasqua. Certamente nella riflessione quaresimale l'uomo contemporaneo, quello che vive nel terzo millennio, non si sente a suo agio ascoltando questo invito alla conversione, poiché è abituato al modo di vita che segue e non vuole mettere in discussione la sua convinzione di vita che gli scorre davanti. E lo si vede come male tollera le imposizioni governative a ridurre il tenore di vita in conseguenza della incontenibile crisi del sistema economico.
Mettere in discussione lo stile di vita provoca in chiunque senso di insicurezza, di paura.
Conversione -sottolineano i pastori della Chiesa bizantina- è decisione di cessare dalle azioni e abitudini peccaminose, che poi sono quelle che disconoscono nel prossimo, in chi è debole, l'essere fratello e richiede un cambiamento di mentalità (metanoia). Ma non è -nei termini proposti dalla Chiesa- qualcosa che ci priva della gioia di vivere. Secondo i cristiani infatti chi si converte continuamente, progredisce sempre, sempre lieto per i suoi nuovi traguardi. Diventa sempre più saggio, più ricco di discernimento, più elevato e amico di Cristo.
Nella prima domenica di Quaresima le Chiese di rito bizantino ricordano come, nel Settimo Concilio Ecumenico di Nicea, siano state ripristinate le "icone", le immagini del sacro, di Cristo che in precedenza erano state vietate. In questa giornata le icone vengono condotte in processione negli spazi attorno alle chirese.
Le icone si propongono di incoraggiare a cercare lo straordinario (l'invisibile) nell'ordinario (nel materiale).
Secondo anniversario dalla morte dell'Arch. Vito Stassi
Ancora una celebrazione della Liturgia pontificale oggi nella Chiesa Concattedrale dell'Eparchia della Martorana, riconsegnata al culto dei fedeli domenica scorsa.
Oggi Mons. Sotir Ferrara celebrerà nella Chiesa che fu sede parrocchiale di Papas Vito Stassi per oltre 40 anni per ricordare l'uomo ed il pastore. Il Vicario eparchiale e parroco della Martorana si spense prima dell'alba del 19 febbraio 2011, all'età di 73 anni, dopo avere raggiunto il suo impegno degli ultimi anni di vita: vedere avviati i lavori di consolidamento e restauro della chiesa più antica di Palermo, la Martorana.
A conclusione della celebrazione l'equipe tecnica che ha seguito i lavori di restauro poserà una lapide in ricordo di chi quei lavori li ha voluti con tenacia e con amore verso uno dei gioielli artistico-monumentali più belli di Palermo.
Nessun commento:
Posta un commento