Opus Dei, Comunione e Liberazione,
Ior, Cavalieri di Colombo
Il Conclave che dovrà scegliere il nuovo Papa si svolgerà fra le lotte
di potere tra i nemici di sempre Tarcisio Bertone e Angelo Sodano fino a coloro che potrebbero trovare appoggio
nei grossi colossi bancari d’oltreoceano. Sono, queste, alcune delle fazioni
più influenti il cui prevalere l’una sulle altre potrebbe essere determinante
nell’elezione a pontefice di questo o quel cardinale.
LO SCONTRO TRA I DUE
“SEGRETARI”: IL CAMERLENGO BERTONE E IL DECANO SODANO
Tutti i giornali espongono ai
loro lettori in questi giorni le possibili trame di potere che si nascondo
dietro la successione di Benedetto XVI. Tutti partono nelle loro descrizioni dal ruolo di rilievo che certamente rivestirà Tarcisio Bertone, per il peso – politico prima ancora che spirituale – da
egli ricoperto all’interno del Vaticano.
A confrontarsi, o meglio a misurarsi
col potentissimo segretario di Stato Vaticano ci sarà il suo rivale di sempre,
il predecessore (e sempre piemontese) Angelo
Sodano.
Il primo è anche camerlengo di Santa Romana Chiesa
(sostituto ad interim del Papa fino alla fumata bianca), il secondo decano (convocherà il
conclave). Sono loro due i punti di riferimento per i 210 porporati che
eleggeranno il prossimo pontefice. Sicuramente più influente è Tarcisio Bertone il quale, a capo della
politica vaticana negli ultimi sette anni, è riuscito a costruirsi un’architettura di potere
come pochi, avvicinando a sè persone influenti e allontanando quelle scomode.
Sodano, dal canto suo, non può certamente essere messo da parte, dopo essere
stato segretario di Stato
per ben quindici anni (dal 1991) e sostituito da Bertone
soltanto per sopraggiunti limiti di età. Lo stesso motivo, d’altronde, che lo
terrà fuori dal conclave (possono partecipare soltanto chi non ha raggiunto gli
ottanta anni), nonostante sarà lui a celebrare la Missa pro eligendo Romano pontifice
che aprirà formalmente le procedure del conclave.
Porte aperte allora a
Bertone? Nonostante
questo venga menzionato tra i possibili successori di Benedetto XVI, è
difficile pensare che questo possa tuttavia accadere. A meno che non succedano
grossi stravolgimenti, per quella che è stata la sua politica sino ad ora, Bertone preferirà rimanere al suo posto,
nelle retrovie, e gestire tutto da lì. Ecco allora il punto:
sia Sodano (per l’età) sia Bertone (per opportunismo politico) cercheranno di
spingere per questo o quel cardinale.
Credere, però, che sia tutto in
mano ai due cardinali piemontesi sarebbe un grosso errore. Sono altri i poteri
che contano in Vaticano, a cui gli stessi Sodano e Bertone devono appoggiarsi. Poteri soprattutto economici.
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