Il Comune di Contessa Entellina non dispone
ancora per il 2012 del bilancio di previsione. Naviga quindi a vista: ma questa
non è una novità.
Ricordiamoci che da quattro anni il
Comune è retto da un Sindaco che, in violazione delle disposizioni vigenti, non
ha presentato –dopo l’insediamento- il
programma di “mandato”. Nella prima seduto il Sindaco ha riletto infatti in Consiglio
il documento di propaganda elettorale che aveva già letto nei comizi, in piazza.
La differenza fra i “proclami” elettorali
ed i documenti finanziari-programmatici è immensa. Ma a Contessa Entellina
tutto riesce a fare brodo.
In Sicilia, a mese di agosto iniziato, Contessa Entellina è comunque in buona
compagnia per quanto riguarda il mancato varo –in Consiglio Comunale- del
Bilancio di Previsione.
Risulta infatti che solo due Comuni
capoluogo hanno approvato il bilancio di previsione: si tratta di Ragusa ed
Enna, che comunque si sono dotati del documento finanziario annuale rispettivamente
a giugno e a luglio, quando era già trascorsa mezza annualità del 2012.
Per tutti gli altri capoluoghi l’anno sta passando senza un minimo accenno di programmazione economica e finanziaria: il bilancio di previsione, quando sarà adottato, sarà un documento inutile, che non prevede e non programma nulla limitandosi a registrare quanto è stato già fatto in maniera impropria. Per quanto attiene Contessa Entellina il documento 2012 risulta sia stato elaborato in sede di giunta e gli manca pertanto la condivisione del Consiglio.
Che in Sicilia i Comuni, quelli piccoli come Contessa Entellina, somiglino a barconi ingovernabili in cui il pubblico denaro si spende in maniera inerziale e per il mero mantenimento dell’apparato burocratico con risorse appena sufficienti a curare irrisorie manutenzioni (che vanno in gara) nell’ordine di €. 3.000,oo, 5.000,oo, 7.000,oo è qualcosa di molto, ma molto ridicolo.
Per tutti gli altri capoluoghi l’anno sta passando senza un minimo accenno di programmazione economica e finanziaria: il bilancio di previsione, quando sarà adottato, sarà un documento inutile, che non prevede e non programma nulla limitandosi a registrare quanto è stato già fatto in maniera impropria. Per quanto attiene Contessa Entellina il documento 2012 risulta sia stato elaborato in sede di giunta e gli manca pertanto la condivisione del Consiglio.
Che in Sicilia i Comuni, quelli piccoli come Contessa Entellina, somiglino a barconi ingovernabili in cui il pubblico denaro si spende in maniera inerziale e per il mero mantenimento dell’apparato burocratico con risorse appena sufficienti a curare irrisorie manutenzioni (che vanno in gara) nell’ordine di €. 3.000,oo, 5.000,oo, 7.000,oo è qualcosa di molto, ma molto ridicolo.
Gli investimenti e lo sviluppo per i Comuni
siciliani sono qualcosa che appartengono ai sogni. Sogni sul vero senso della
parola: da anni –attenendoci al piccolo comune di Contessa Entellina- il
sindaco Sergio ripropone –in maniera maniacale e monotona- il medesimo Piano
delle Opere Pubbliche, salvo lievi cambi in alcune dizioni. La gente non ha
mai visto la realizzazione dei tanti strombazzati:
-recupero Centro Civico,
-recupero Centro Commerciale
-recupero Auditorium (tutte e tre queste opere sarebbero da
realizzare con i fondi che erano stati in precedenza destinati alla Chiesa
madre; fondi quindi che sulla carta sarebbero dispobibili ma ovviamente dopo decenni di attesa sono in perenzione, o forse ...).
Restano strombazzati per fini propagandistici i progetti:
-opere recupero centro storico – II stralcio
-opere completamento Castello Calatamauro –
II stralcio. Questa opera era stata finanziata dalla Regione (finanziamento
europeo), ma il sindaco Sergio ha rimandato al mittente i soldi per timore e “paura”
di non riuscire a completare le opere nei termini disponibili. !!!
Potremmo continuare nello sterile elenco
che il sindaco ripropone, monotonamente e senza spirito creativo.
Le giustificazioni ... da piangere
Ovviamente … la colpa è … della regione,
del ministero, … dei fondi fas, …dei fondi etc. etc.
La colpa non è mai dell’inettitudine dei
politicanti locali, alla loro dabbanaggine di affidarsi alle promesse dei
politicanti da quattro soldi regionali, alle promesse dei politicanti
berlusconiani e non, che magari svolgono o svolgevano ruoli di governo, di sottosegretari.
Mai viene detta la verità alla comunità: "non è cosa nostra
programmare “seriamente” la vita pubblica comunitaria".
Mai viene detto che il
motivo, il vero motivo, per cui si punta ad occupare le sedie in Municipio: ossia
quello di garantirsi per cinque anni la “pensioncina”.
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