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mercoledì 23 aprile 2025

Mondo del Lavoro e della Previdenza (7)

 La bacheca (7)

  Questa pagina è articolata  a modo di domanda e risposta. Chiunque potrà porre quesiti sulle materie lavoristica, fiscale, bollette, assicurazioni e previdenza sociale. 

testi da conservare 

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Domanda n. 7

Segnala Giuseppe

 Secondo più  indagini in Italia da quasi due secoli il fenomeno migratorio è sempre stato vitale. Il 40% dei lavoratori su scala nazionale ha dichiarato di voler cambiare impiego contro una media europea del 31% e con il picco tra le fasce più giovani, tra i 18 e i 24 anni. Stipendi fermi e scarsa formazione sono tra le cause principali dell’insofferenza dei dipendenti, ma pesa soprattutto l’incapacità dei politici e degli amministratori pubblici, che secondo più gente non conoscono per nulla il funzionamento dei sistemi socio-economici... e nel meridione sono maestri del clientelismo. E poi parte del mondo imprenditoriale più che saper cogliere la professionalità si attiene al clientelismo che proviene dai politici.

Risposta

Molti sono gli studi sullo stato e condizioni del lavoro dipendente in Italia e specificatamente in Sicilia, alcuni curati dall’U.E. Esaminandone qualcuno, messo a disposizione dall’Universita’ di Palermo si coglie che a fare emigrare giovani siciliani è -anche- accanto alle carenze della Politica nei confronti del Meridione la scarsa capacità da parte degli imprenditori isolani di fidelizzarli. Agli imprenditori nell’Isola  non mancano ne’ i sostegni finanziari pubblici ne’ le competenze; e’ il rapporto con i dipendenti a non funzionare, non sanno valorizzarli. Secondo alcuni dati nel nostro Paese (Italia) solo il 44% dei dipendenti  si fida del proprio capo contro un tasso di stima del 64% nel Nord Europa. Si legge «Gli imprenditori non hanno capito che devono prendersi cura dei collaboratori, evitare di controllarli di continuo, dare loro fiducia e far capire come si raggiungono gli obiettivi».

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