Trump vorrebbe reindustrializzare gli Usa.
C'è chi comincia a scommettere che Trump ha fatto calcoli sbagliati innalzando un muro piu' alto mai alzato dagli Usa. In pratica avrebbe fatto un passo più che audace fidando in ripercussioni positive per gli Usa.
![]() |
Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca i tentativi di reindustrializzare l’America continueranno, anche se cambieranno gli strumenti. |
Quale è stata la logica di Trump nell'intraprendere gli inasprimento tariffario? Da più decenni la bilancia commerciale Usa, nel comparto manifatturiero, è stata in deficit. Nell'ultimo quarantennio si è accumulato un deficit di oltre il 150% del PIL (equivalente a 42mila di miliardi in dollari di oggi). Si è trattato nei fatti di delocalizzazione Usa in Cina, Messico etc. degli impianti dell'acciaio e dell'auto. Ciò che gli economisti chiamano delocalizzazione. È stato inevitabile, quindi, che la deindustrializzazione portasse con sé malessere su una fascia di cittadini Usa, che risulta persino indebitata. Questa fascia di elettori che non punta a cogliere i riflessi mondiali dei dazi e' di fatto sostenitrice di Trump. Questi vorrebbe indurre le imprese delocalizzate all'estero a rientrare negli USA, evitando per questa via i dazi.
Detto in altre parole, le intenzioni iniziali di Trump, vorrebbero essere quelle di ridurre il deficit commerciale Usa. Ma il percorso intrapreso non risponde al desiderio. Le famiglie americane, per il 62%, o comunque pari a poco meno del 70% degli elettori, possiedono azioni e costoro, in una realtà Usa dove i contributi INPS per conseguite la pensione di vecchiaia -all'italiana- non esistono perché vanno investiti in azioni. E se il mercato azionario va male -come sta andando male- restano ridotti o vanificano i benefici dell'anzianità.
L'intento di Trump è, vorrebbe essere, di reindustrializzare il paese facendo pagare -per questa via- il conto al resto del mondo. Il problema prossimo vero di Trump, potrà capitare che nella realtà sia daziaria ossia quella volontà dei paesi esteri di ricambiare i dazi; una voglia che sta crescendo in tutti i paesi ai danni -ovviamente- di quell'America disoccupata che Trump avrebbe voluto favorire e che invece resterà vittima dell'inflazione e dei dazi che tutti gli stati si accingono inevitabilmente ad istituire.
Nessun commento:
Posta un commento