A Palermo hanno votato tutti i 41 aventi diritto (il sindaco Roberto Lagalla e i 40 consiglieri comunali).
Nella fascia fra i 30.000 e 100.000 abitanti (in cui rientrano ad esempio i comuni di Bagheria, Monreale, Partinico) si sono astenuti dal recarsi alle urne soltanto in 2 su 100.
Nello scaglione successivo, quello dei comuni fra i 10.000 e i 30.000 abitanti, hanno deciso di non esprimersi in 6 su 219.
Nella fascia 5000-10000 si sono astenuti soltanto in 7 su 186, mentre in quella delle città fra i 3000 e i 5000 abitanti hanno rinunciato a scegliere un candidato in 25 su 193.
La percentuale più alta di non votanti si è registrata nei comuni sotto i 3000 abitanti, dove a non esprimersi sono stati in 62 su 374.
Quanto valeva il voto di un consigliere ?
Ogni votante non possedeva lo stesso “peso”; l’incidenza infatti era diversa in base alla fascia in cui si trovava il proprio comune, determinata dal numero di abitanti rappresentati dall’amministrazione d’appartenenza. Il voto dei 41 elettori della città di Palermo è valso 1097 punti, per un peso totale di 44.977 voti. Quello della fascia dei comuni che hanno 30.000-100.000 abitanti e’ valso 156, per un totale di 15.600 voti. Le fasce 10.000-30.000 (83 punti, per un totale di 18.177 voti), 5.000-10.000 (52 punti, per un totale di 9612 voti), 3.000-5.000 (28 punti per un totale di 5404 voti) e infine i comuni sotto i 3000 abitanti, fra cui Contessa Entellina (15 punti per un totale di 5610 voti).
Palermo
In provincia di Palermo per l’elezione del Consiglio della Città Metropolitana su 1113 potenziali votanti, hanno espresso la loro preferenza in 1011, il 90,83% degli aventi diritto.
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