Busto marmoreo dedicato a Papas Janni Di Maggio situato nello Spiazzo Greco |
Ieri, 27 Agosto 2023, su iniziativa del dott. Calogero Raviotta, animatore da sempre dei fatti cultural-locali a sfondo civile e religioso e sempre rievocativi della vicenda locale, si è svolta a Contessa Entellina la giornata culturale incentrata sulla figura di tre parroci locali: Papas Michele LoIacono, Mons. Antonino Lala, Papas Giovanni Di Maggio. Tutte figure storiche risalenti al Novecento e tuttavia ancora parte viva della memoria locale.
Alla Liturgia dedicata ai tre parroci, nella Chiesa Madre, ha partecipato il cardinale Francesco Montenegro, che dal giugno scorso assolve al ruolo di amministratore apostolico dell'Eparchia di Piana degli Albanesi.
A conclusione della funzione religiosa domenicale, nell'adiacente spiazzo Greco, è stato inaugurato un busto marmoreo realizzato dall'artista Vincenzo Muratore che rievoca la figura di Papas Janni Di Maggio, parroco di Contessa dal 1942 al 1967. L'opera è stata commissionata a ricordo del parroco e a beneficio della comunità locale dal dottor Antonio Ragusa, contessioto che da decenni svolge la professione medica in Piemonte.
Nel pomeriggio nell'Aula Consiliare, introdotta dal sindaco Leonardo Spera, si è svolta la parte della giornata culturale dedicata alla rievocazione dei parroci che hanno guidato le comunità cattoliche locali in un lungo scorcio del Novecento, a cavallo del periodo della seconda guerra mondiale. Il sindaco ha sottolineato l'impegno culturale e sociale svolto dai tre parroci a cui l'Amministrazione, ai nostri giorni e nel diverso quadro civile, non manca di attenersi con interventi e valorizzazioni a beneficio collettivo della comunità locale.
Il dott. Calogero Raviotta, animatore dell'Associazione Culturale "Nicolò Chetta" e promotore del Convegno rievocativo, ha tracciato gli scopi ed ha evocato le iniziative che da decenni persegue l'Associazione; ha ricordato che all'origine dell'indizione del Convegno sta il diario, pluridecennale, di Papas Janni Di Maggio dove sono rievocate situazioni, impegno e vocazione cristiana di quei lontani decenni e giorni.
A rievocare meriti e impegno culturale profusi in decenni non certo facili della vicenda umana e socio-politica di Contessa Entellina nel primo cinquantennio del Novecento e poi fino agli anni sessanta, è stato il dott. Elio Musacchia che di Mons. Antonino Lala, parroco della Chiesa della Favara, ha evidenziato la propensione per l'apertura socio-umano nel periodo della seconda guerra mondiale ed in favore delle condizioni della popolazione contadina, tratteggiando quindi i binari culturali e di vita a cui il sacerdote, padre Lala, si è attenuto.
Il prof. Antonio Castello, ha ricordato Papas Lino, parroco della Chiesa Madre di Contessa E. dal 1932 al 1942 e poi, fino al 1957, parroco della Chiesa della Martorana a Palermo, Concattedrale dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, col titolo di Archimandrita. Ha tratteggiato Papas Lino, come uomo aperto e connotato culturalmente, ricordando che egli è stato promotore e relatore di numerosi convegni ed editore di riviste finalizzate alla migliore conoscenza della ritualità bizantina. Papas Lino, per il diffuso approccio culturali, il vasto impegno e le relazioni umane, è stato fra le figure di primo piano adoperatosi per l'erezione dell'Eparchia.
Il dott. Antonio Ragusa ha sottolineato il ricordo devoto che egli personalmente deve alla figura di Papas Janni Di Maggio perché da ragazzo, e fino agli studi superiori, ha sempre avvertito la vicinanza umana di quel parroco. Figura questa mai lontana dalle esigenze religiose, umane e civili della comunità di quegli anni.
Il Convegno si è concluso con l'intervento del Cardinale Montenegro, che in qualche modo ricalcava l'omelia pronunciata nel corso della Liturgia svoltasi a metà giornata nella Chiesa Madre che era centrata sui benefici umani e sociali nell'esercitare la bontà, la solidarietà e la prossimità.
Nessun commento:
Posta un commento