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sabato 26 agosto 2023

Denatalità ed emigrazione. I giornali titolano sull'Inverno demografico

Lo sbilanciamento tra le generazioni

conduce all'invecchiamento del Paese

  Se a Contessa Entellina ci accorgiamo di restare in pochi, e per giunta quelli delle fasce anziane via via più alte, nel resto del Paese Italia le cose pare che non vadano meglio. L'ex presidente dell'Istat, Blangiardo, in questi giorni fa sapere ai media che l'Italia sta vivendo "un crollo drastico dal 2008" e spiega che questo nuovo andamento ha portato "fino a 393mila nati nel 2022: sono 9 anni che ogni anno facciamo il record della più bassa natalità di sempre nella storia del nostro Paese".

 Secondo lo studioso il peggio non sarebbe ancora arrivato "I primi 5 mesi del 2023  sono ancora più bassi, la variazione è circa 1,5%, rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente: quindi anche il record del 2022, 393 mila nuovi nati, siamo destinati a migliorarlo al ribasso". In effetti i dati Istat, tra gennaio e maggio, ci dicono che sono nati 148,249 persone, contro le 150.315 dei primi mesi del 2022.

 Secondo la studiosa di questioni demografiche, Letizia Mencarini, che ha coniato il termine  "Trappola demografica", l'origine del processo demografico negativo ha origini lontane: " In Italia, il 1977 è stato l'ultimo anno in cui la generazione dei figli è riuscita a sostituire numericamente la generazione dei genitori, con circa due figli nati per coppia. Dal 1985 in poi, in maniera velocissima, la fecondità italiana è scesa sotto l'1,5 figli per donna, per non tornare più a questo livello. Negli anni sessanta sono nati più di un milione di bambini, negli anni '90 meno di 600mila, mentre i dati dello scorso anno non arrivano neanche a 400mila"

 La conclusione da trarre è che gli italiani fanno meno figli perché ci sono sempre meno persone in grado di generare figli. I genitori di oggi sono in media quei, già, pochi nati negli anni '90, e gli studiosi ci dicono che a "fecondità costante", si avranno via via sempre meno nati ogni anno. I pochi figli dei decenni trascorsi ed i pochi genitori di adesso fanno, adesso, pochi figli che, a loro volta nella generazione che segue faranno ancor meno figli.

     

 Se il quadro generale del Paese Italia è quello che deriva dai dati Istat, quale è il quadro e la riflessione che possiamo sviluppare (secondo la scienza demografica) nel caso di un paesino (Contessa Entellina) che di anno in anno, quasi allegramente, va perdendo non solo i suoi figli più giovani, ma persino gli anziani genitori di questi che ormai,  frequentissimamente, decidono di andare a vivere con i figli residenti in Germania, Svizzera ... ?

(Segue)

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