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venerdì 4 agosto 2023

I capitoli feudali e gli albanesi di Sicilia


Le comunità arbereshe insediatesi in Sicilia nel XVI secolo (alcune poco prima) di cui sappiamo sono stati sottoscritti i "capitoli" sono:

Palazzo Adriano,

Biancavilla,

Piana dei Greci,

Contessa Entellina, 

Mezzojuso,

S. Michele di Ganzaria.

Di Sant'Angelo Muxaro, comunità sorta da abitanti provenienti da Palazzo Adriano, non si ha traccia di eventuali "capitoli" sottoscritti.

I capitoli non indicano, ne' sottindendono, autorizzazione alla costruzione (fondazione) dei centri abitati che ospiteranno gli arbereshe. Questi gia' stavano in Sicilia da prima, alcuni anche da decenni, su singole e private concessioni nel presupposto di dover, prima o dopo, tornare nella terra d'origine. La data, le differenziate date di sottoscrizione del "Capitoli", indicano in linea di massima, il tempo in cui ogni speranza di poter fare ritorno nella terra di origine e' stata ormai definitivamente perduta.

I contenuti dei capitoli, in linea di larga massima, tracciarono le norme istitutive delle distinte "colonie" arbereshe in terra di Sicilia. 

Non tutti i "capitoli" in terra di Sicilia furono stesi nella doppia lingua dei concedenti e dei coloni, ma nel volgare siciliano, forma tipica di tutti i documenti feudali dell'epoca. Solamente i capitoli di Piana degli Albanesi furono redatti in latino dal momento che ruolo di primo piano l'ebbe il procuratore dell'arcivescovo di Monreale. Pure i Capitoli di Palazzo Adriano (1507), che furono sottoscritti dal Cardinale Galeotto, sono redatti in latino.

(Segue)


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