Nella giornata di ieri si è’ svolto il vertice governo-opposizioni sul salario minimo. Le posizioni sono rimaste distanti, anzi in posizioni alternative. Giorgia Meloni ha manifestato netta contrarietà all’introduzione motivandone le ragioni e proponendo una sorta di mediazione: «Proviamo ad avviare con il Cnel un percorso celere ma attento per una proposta condivisa su lavoro povero e salari bassi». «In 60 giorni», «coinvolgere le parti sociali» per arrivare a una proposta di legge da sottoporre a Parlamento e Governo per dare piena attuazione all’articolo 36 della Costituzione che recita «il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa».
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