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lunedì 2 maggio 2022

Era il 2 Maggio

 1889

Menelik II, imperatore (negus) di Etiopia, firma il Trattato di Uccialli con il quale consegna ufficialmente all’Italia il controllo sull’Eritrea. Ma a causa di una cattiva interpretazione del testo nella sua duplice traduzione in italiano e amarico, sin dall’anno successivo si innescano le prime controversie. Il testo in italiano definiva infatti oltre l’Eritrea anche l’Etiopia come protettorato di Roma, mentre nel testo amarico veniva sottoscritta semplicemente la possibilità che il governo del negus potesse usufruire della mediazione della diplomazia italiana nelle sue relazioni estere. A causa di tale dissidio nel dicembre 1895 scoppierà la guerra tra Roma e Addis Abeba, che vedrà l’esercito regio capitolare in tre occasioni: Amba Alagi, Macallé e Adua (1° marzo 1896, battaglia che segnerà anche la definitiva uscita di scena dalla politica del premier Francesco Crispi). L’Eritrea rimarrà sotto l’amministrazione italiana fino alla battaglia di Cheren contro le forze britanniche (febbraio-aprile 1941), che sancirà l’inizio del crollo dell’impero proclamato da Mussolini dopo la conquista dell’Etiopia del 1935-36.

Rivista Limes

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