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venerdì 4 novembre 2022

Microstorie (1)

Letture di Storia medievale:

Voci: casale e favara

1)) Capita di imbattersi in certe pubblicazioni che al termine "casale" attribuiscono il significato di piccolo centro abitato.  La verità storica corretta è che "casale" non ha altro significato che quello di "casa rustica" con annessi poche altri ambienti destinati a recinti per animali, stalle e pagliere (oggi l'avremmo definita fattoria). La casa rustica ed i suoi annessi poteva al massimo contenere tre o quattro famiglie con una più o meno vasta figliolanza. Ad occupare il "casale" era popolazione arabo-mussulmana, scampata e sopravissuta agli stermini e alle deportazioni disposte da Federico II a metà del XIII secolo. Il  "baronaggio" normanno-svevo continuò a servirsi di quella gente, sopravissuta o sottrattasi alle deportazioni, ai fini agrari e riferendosi ad essa col termine di "villani".

2)) A breve distanza da dove stava un "casale", nella Sicilia saracena, era sempre presente una "Favara" o, in alcuni luoghi delle Madonie, una "Fogara". Termini entrambi questi ancora usati in quasi tutti i territori agricoli dell'Isola. Hanno origine dialettale araba (few-war, fawara; acqua scaturente, sorgente) e vogliono indicare una zona ricca di acqua.

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