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lunedì 28 novembre 2022

Gli italiani. Sguardi e strisce sulla loro Storia

Quell'arbëresh 

"Capo del Governo" (3)  

Con l'insediamento al governo della Sinistra parlamentare guidata da Depretis, esponente di spicco dell'opposizione al governo Minghetti (1876), governo che in Parlamento fu posto in minoranza per essersi opposto alla nazionalizzazione delle -da poco sorte- Ferrovie, inizia una sorta di rivoluzione parlamentare: il capo del governo non verrà più rimosso dall'autorità regia ma dal Parlamento. Inizia attraverso questo significativo passaggio parlamentare l'era della Sinistra storica e con essa la competenza sulla sussistenza o meno di un governo non più secondo il volere regio ma di quello parlamentare.

Con l'avvento della Sinistra-Liberale al
governo iniziò, in via di fatto, il periodo
di crisi istituzionale.
L'allargamento del suffragio elettorale
con una classe dirigente incapace di intendere
i bisogni della massa inorganizzata iniziò
un periodo in cui la cosa pubblica venne
usata come mezzo per ottenere corrispettivi
di favori. Sorsero specialmente nel 
Meridione i patriarcali rapporti tra i rappresentanti
delle istituzioni e le masse elettorali (il
clientelismo).
Gli esponenti della Destra storica continuarono il ruolo di opposizione parlamentare, e dalla circostanza che prevalentemente provenivano dalla Toscana, furono chiamati dai loro avversari "consorteria".

La Sinistra Storica manterrà il potere governativo per un ventennio 1876- 1896, quando inizierà il periodo che gli storici definiscono del "giolittismo".
Il primo presidente del consiglio appartenente alla Sinistra storica fu Agostino Depretis, incaricato dal Re, pochi giorni dopo le dimissioni del governo Minghetti. Ruolo di primo piano e condizionante ebbe lungo l'intero ventennio l'arbëreshe Francesco Crispi. 

La matrice ideologica del raggruppamento era di tipo liberale-progressista, rispetto a quello liberal-conservatore che aveva condotto -nell'ambito del ruolo determinante dei Savoia- all'Unità della penisola.
 Dai banchi dell'opposizione e come precedente storico la nuova maggioranza, rivendicava idee mazziniane, garibaldine e dunque democratiche. 
 Depretis formò il primo governo della Sinistra avendo acquisito oltre all'appoggio del suo schieramento anche quello di una parte della Destra, quella che aveva contribuito alla caduta del governo Minghetti. Di fatto Depretis cercò sempre convergenze su singoli temi con settori dell'opposizione, dando avvio a quel al fenomeno che i libri di Storia definiranno del  "trasformismo". 


PROGRAMMA POLITICO di quell'iniziale processo di maggiore apertura alla società saranno:
• Riforma elettorale (l'allargamento del suffragio, tramite una legge del 1882 (legge Zanardelli) che concedeva diritto di voto a tutti i maschi, che avessero compiuto i 21 anni e rispettassero determinati requisiti per il voto.


• Riforma fiscale (Eliminata tassa sul macinato 1879; politica finanziaria in deficit; istituzione delle imposte di consumo e politica di sgravi fiscali e di investimenti nello sviluppo industriale del paese. Quella ventennale politica della Sinistra per favorire l'industrializzazione del Nord varò nel 1878 l'introduzione di tariffe doganali a protezione delle industrie tessili e siderurgiche e concessi sussidi ai settori in difficoltà. Istituì il Protezionismo-1876 ritenuto necessario per rispondere alla concorrenza agricola di Cina e Giappone. Bloccò invece la crescita del Mezzogiorno agricolo, abbandonato al latifondismo e alla Mafia.
• Protezione sociale del 1883; Cassa nazionale per aiutare i lavoratori che hanno incidenti sul lavoro, oggi INAIL (1933) e leggi protettive per il lavoro delle donne e dei bambini.
• Riforma scolastica (Istruzione elementare obbligatoria sino ai 9 anni di età e gratuita per i primi due anni (legge Coppino 1877) 
• Diritto di voto più esteso nella società.

La componente della "Sinistra Storica", culturalmente e politicamente sosteneva di essere liberale e su di essa ebbe grande influenza la Germania di Bismarck, dove le tensioni sociali fra la classe operaia e la borghesia sembravano -al contrario che in Italia-  piuttosto equilibrate e in sintonia col nascente movimento operaio. Crispi, da antico garibaldino, sembrò e di fatto diede la sensazione di avere dimenticato la tensione sociale garibaldina e fu -de fatto- determinato nel reprimere nel sangue la rivolta dei fasci operai e contadini in Sicilia (la sua terra natia) e non esitò a sciogliere nella violenza il Partito Socialista, fondato da Turati a Genova nel 1892 come se si trattasse non di un partito riformista ma di una forza sovvertitrice dell'ordine pubblico. Emanò comunque -come calate dall'alto- una serie di riforme sociali quali la riduzione della giornata lavorativa e la prima legge sull'assistenza sociale, passata alla storia proprio come "legge Crispi". 


RIFORME DI CRISPI: 
=1889 Riforma del codice penale (ZANARDELLI) 
=Riconoscimento diritto di sciopero 
=Abolizione pena di morte 
=Abolizione insegnamento religioso nelle scuole 1888; Istituzioni di beneficenza affidate a prefetti; Punibilità per clero reo di colpe; 1889 monumento a G. Bruno a Roma 
= Trattato di Uccialli 1889 stipulato con il negus Menelik per ottenere il protettorato sull’Abissinia sull’Etiopia e sulla Somalia; Disastrosa sconfitta ad Adua 1896.


CRONOLOGIA DEI GOVERNI DELLA SINISTRA STORICA 

• Governo Depretis I (25 marzo 1876 - 25 dicembre 1877) 
• Governo Depretis II (26 dicembre 1877 - 24 marzo 1878) 
• Governo Cairoli I (24 marzo 1878 - 19 dicembre 1878) 
• Governo Depretis III(19 dicembre 1878 - 14 luglio 1879) 
 Governo Cairoli II (14 luglio 1879 - 25 novembre 1879) 
 Governo Cairoli III (25 novembre 1879 - 29 maggio 1881)
 • Governo Depretis IV (29 maggio 1881 - 25 maggio 1883) 
• Governo Depretis V (25 maggio 1883 - 30 marzo 1884)
• Governo Depretis VI (30 marzo 1884 - 29 giugno 1885) 
• Governo Depretis VII (29 giugno 1885 - 30 maggio 1886) 
• Governo Depretis VIII(30 maggio 1886 - 4 aprile 1887) 
• Governo Depretis IX (4 aprile 1887 - 29 luglio 1887) 
• Governo Crispi I (29 luglio 1887 - 9 marzo 1889) 
• Governo Crispi II (9 marzo 1889 - 6 febbraio 1891) 
• Governo di Rudinì I (6 febbraio 1891 - 15 maggio 1892) 
• Governo Giolitti I (15 maggio 1892 - 15 dicembre 1893) 
• Governo Crispi III (15 dicembre 1893 - 10 marzo 1896)

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