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domenica 27 novembre 2022

Riflessioni sulle "calamita' naturali" dell'ing. Luigi Cannelle

 Riflessioni sulle "Calamita' Naturali": 

la fragilità del nostro territorio, dal punto di vista idrogeologico, la pericolosità sismica, la presenza di vulcani, imporrebbero una maggiore attenzione nell'ambito della attività di "Prevenzione". Tutelare l'ambiente, bonificare i territori dissestati, verificare la Vulnerabilità del patrimonio edilizio esistente e mettere in atto gli interventi strutturali necessari, formare le persone per gestire le situazioni di emergenza, significa fare "Prevenzione". Purtroppo, dopo un evento calamitoso, superata la fase di emotività, il problema viene rimosso fino al prossimo dissesto che coglierà tutti di sorpresa con ciclica inesorabile puntualità. Saranno effettuati molti discorsi di circostanza, saranno dichiarati gli "Stati di Calamità", saranno proclamati i soliti reiterati impegni e ci commuoveremo per le vittime del nuovo "inaspettato disastro".

 Nella mia memoria emergono i drammatici ricordi delle principali "Calamità" indotte dal comportamento umano:

-9 ottobre 1963 (disastro del Vajont);

-4 novembre 1966 (alluvione di Firenze); 

-5 maggio 1998 (Sarno); 

-1 ottobre 2009 (Giampilieri-Scaletta Zanclea); 

- novembre 2013 (Olbia-Uras). 

Oggi 27 novembre 2022 assistiamo con dolore al tragico evento che ha colpito gli abitanti di Ischia.

Ing. Luigi Cannella

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