Il crollo del sistema comunista, negli anni '90 del Novecento, ha portato in quell'area molte nuove e differenziate istanze politiche e territoriali. Dal luglio 1993. quando si è sciolto il c.d. "Patto di Varsavia" gran parte dei paesi di quell'area hanno infatti aderito sia all'U.E che alla Nato.
Come era prevedibile tuttavia si sono instaurate sin da subito gravi e tuttora persino irrisolte fratture fra le istanze democratiche ed europeiste da un lato ed i vari populismi nazionalisti dall'altro, frammiste persino a diversità religiose fra le etnie mussulmane e cristiane.
In particolare all'interno della Bosnia si sono aperti più fronti guerregiati.
L'Albania ed il Kossovo, entrambi con la medesima lingua, per ragioni geo-politiche restano ad oggi due paesi distinti.
L'Albania in particolare nel marzo-aprile 1997, in conseguenza della gravissima crisi socio-economica attraversata, ha vissuto violenti insurrezioni armate che hanno prodotto un vero e proprio esodo di massa verso le coste italiane. In quella circostanza Contessa Entellina ha accolto oltre trenta rifugiati per più mesi sistemati in locali di proprietà pubblica. Su impegno e volontà politica -in particolare- del Governo italiano, l'Albania, previo aggiornamento e allineamento agli standard civili e sociali del suo Ordinamento legislativo, dovrebbe entro un paio di anni entrare a far parte dell'Unione Europea.
Il Kossovo, nel 1998, ha vissuto pure esso crescenti tensioni per l'aspirazione all'autonomia (in realtà indipendenza) dalla Serbia. Nel marzo del 1999 la Nato decise di intervenire militarmente contro la Serbia a partire proprio dal territorio del Kossovo, entità che nel febbraio del 2008 si è autoproclamato "Stato indipendente".
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