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domenica 27 novembre 2022

Medio Evo e Castelli. Riflessioni sulla natura e sul territorio che raramente sappiamo leggere ed interpretare (5)

Tra il Trecento/Quattrocento il Castello di Calatamauro

fu dei Peralta. Fu loro pure l'intera Val di Mazara.

La vicenda di una famiglia nobiliare (1)

Per conoscere la vicenda storica del territorio dove fra XV e XVI si insedieranno i primi nuclei arbëreshe, fondatori di Kuntisa, è quasi inevitabile e comunque opportuno iniziare -storicamente- a conoscere chi sono stati i Peralta per pervenire successivamente ai Cardona.  Conviene pure soffermarsi sul ruolo e le funzioni del  Castello di Calatamauro. 

L'insediamento degli  arbëreshe in questa parte di Sicilia fu determinata dall'allora vigente regime feudale-territoriale di fine Medio-Evo e dalle esigenze dell'allora influente famiglia Peralta che dominava nell'intero "vallo di Mazara" e, in decenni successivi ed ormai all'inizio della Modernità, dalle ulteriori esigenze politico-feudale  dei Cardona. 

Ruderi del Castello di Calatamauro,
già fortezza e presidio militare
durante il periodo bizantino


Detto in altri termini, i presupposti di quell'insediamento di profughi greco-albanesi in questa parte della Sicilia furono determinati da ragioni, diremmo oggi, politiche perseguite dalla monarchia spagnola degli aragonesi nell'ambito del bacino mediterraneo ed inoltre dalle esigenze socio-economiche di ripopolamento delle aree feudali sul territorio della Sicilia, conseguenti alla cacciata di migliaia e migliaia di ebrei voluta dalla monarchia iberica. I presupposti invece sulle situazioni ambientali-locali furono creati dai Peralta e l'effettiva accoglienza-insediamento degli arbêreshe fu resa possibile ed operante dai Cardona.

La storiografia dei nostri giorni ha eliminato molte delle ricostruzioni quasi fantasiose tramandateci dal passato sulle reali motivazioni di insediamento in quest'angolo del Val di Mazara dei primi nuclei degli arbêreshe arrivati dalle sponde orientali dell'Adriatico e alcuni da isole dell'Egeo. 
Sullo sfondo di questa non molto diffusa lettura sulle origini di Contessa, un ruolo non secondario l'ha avuta la presenza ai margini del Val di Mazara del Castello di Calatamauro, sito peraltro non distante dal Castello di Giuliana, pure questo appartenuto ai Peralta.

Avremo modo, nel lungo termine, di far luce sui secoli antecedenti l'arrivo degli "albanesi" quando cominciarono a crearsi le condizioni e le motivazioni di ordine politico-economiche per il loro successivo insediamento ai margini della Valle di Mazara.

 Su questa impostazione che ci proponiamo di seguire avranno quindi notevole rilievo i Peralta e il Castello di Calatamauro e poi, in seguito, i Cardona.   Fortunatamente la storiografia territoriale degli ultimi decenni sui Peralta e sui Cardona è abbondante e abbastanza diffusa. Ad essa attingeremo per la nostra impostazione, a cui daremo ancora una impostazione storiografica e narrativa generale, che investe la vicenda del Regno di Sicilia. I Peralta ed i Cardona ebbero infatti ruoli rilevanti all'interno delle vicende di quel Regno

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