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domenica 7 giugno 2020

7 Giugno

7 giugno 1929: Il Parlamento Italiano ratifica i Patti Lateranensi, firmati a febbraio da Benito Mussolini. 
Gli accordi includono il Trattato che riconosce la sovranità e il Concordato che regola i rapporti civili e religiosi. 
Al Vaticano va un risarcimento di quasi 2 miliardi per la perdita del potere temporale. 

La Città del Vaticano diventa uno stato sovrano. Vengono infatti ratificati i patti lateranensi siglati 11 febbraio 1929 nel palazzo di San Giovanni in Laterano dal cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e Benito Mussolini, come primo ministro italiano. 
Il Trattato riconosce l'indipendenza e la sovranità della Santa Sede e fonda lo Stato della Città del Vaticano. Il giorno dopo, l’otto giugno entrano in vigore le sei leggi principali del nuovo Stato, promulgate dal Papa Pio XI, tra cui la Legge Fondamentale, che all'art. 1 prevede che il Sommo Pontefice è sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
Il Concordato incluso nei Patti Lateranensi (ma non il Trattato fra Italia e Vaticano) fu rivisto nel 1984. Tale revisione fu siglata il 18 Febbraio di quell’anno dal presidente del consiglio di allora, Bettino Craxi, e dal cardinale Agostino Casaroli in rappresentanza della Santa Sede.
Il nuovo concordato poneva fine alla definizione di “religione di Stato” per quanto riguardava la Chiesa Cattolica e rendeva facoltativo e non più obbligatorio l’apprendimento della religione nelle scuole statali, in compenso garantiva nuovi flussi di finanziamento alla Chiesa, destinando una frazione (l’otto per mille) del gettito fiscale dell’Irpef al cosiddetto “sostentamento del clero”.

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