1) La prima “rottamazione delle cartelle” voluta dal Governo Renzi 2016 ha fatto incassare all'erario 7,2 miliardi; con l’ultima rata arriverà probabilmente a 8,2 miliardi, molto più di quanto previsto.
Non si è trattato di condono. No. Chi aderiva versava tutto quanto dovuto, più gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo.
Venivano cancellati solo sanzioni e interessi di mora.
2) La seconda “rottamazione” (voluta dal Governo Gentiloni) ha previsioni di incasso di circa 2 miliardi, tra 2018 e 2019, e tutto pare stia procedendo secondo le stime. Anche se molti richiedenti (almeno in Sicilia) al 30 giugno u.s. non hanno ricevuto nè bollettini nè lettera di diniego.
Per questa iniziativa valgono le stesse regole: si paga tutto fino all’ultimo centesimo, vengono solo abbuonate sanzioni e interessi di mora.
3) I crediti in pancia all’Agenzia delle Entrate nel periodo 2000-2017 ammontavano a 871 miliardi. Escludendo quelli facenti riferimento a contribuenti falliti, deceduti o nullatenenti, quelli già pagati con la rottamazione delle cartelle e quelle per cui nessuna riscossione è stata comunque possibile, rimangono ancora 84,2 miliardi.
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