La democrazia in mano ai suoi nemici:
Piero Calamandrei in un famoso intervento alla
Camera dei Deputati agli inizi degli anni'50 descrisse
la perniciosità della delega di rappresentanza.
Con il M5S anche quella dovrebbe andare in soffitta
a favore di un algoritmo gestito da una società di affari.
La democrazia è faticosa e non è delegabile ai furbastri.
Se gli italiani si svegliassero ...
CASALEGGIO RICHIUDE LA SCATOLETTA DI TONNO
“La Verità”, quotidiano di estrema destra, diretto da Maurizio Belpietro, pubblica una lunga intervista al capo del M5S, Davide Casaleggio, padrone della Casaleggio Associati. L’intervista affronta tanti temi sui quali ci sarebbe tanto da dire. Il tutto parte dal giudizio che il Casaleggio dà sulla rivoluzione digitale che è un fatto mondiale, ma in Italia, a suo dire, deve rivoluzionare le istituzioni sostituendosi alla democrazia parlamentare, così come vuole la Costituzione e come opera in tutte le democrazie del mondo. Questo è il punto centrale dell’intervista.
Ecco cosa dice Casaleggio in risposta alle domande di Mario Giordano:
GIORNALISTA: Nel futuro lei immagina esista la democrazia diretta? E si esprime tramite Internet?
CASALEGGIO: La democrazia partecipativa è già una realtà grazie a Rousseau che per il momento è stato adottato dal Movimento 5 Stelle, ma potrebbe essere adottato in molti altri ambiti. I modelli novecenteschi stanno morendo, dobbiamo immaginare nuove strade e senza dubbio la Rete è uno strumento di partecipazione straordinario. Per questo la cittadinanza digitale deve essere garantita a tutti.
GIORNALISTA: Per cui la democrazia rappresentativa è superata?
CASALEGGIO: L sfiducia dei cittadini nella classe politica ha radici lontane e lo scollamento tra i palazzi e la vita reale non è una novità. Nonostante questo, per lungo tempo il metodo della rappresentanza è stato il miglior metodo possibile. Oggi però, grazie alla Rete e alle tecnologie esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività del volere popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è quindi inevitabile.
GIORNALISTA: Se lei dovesse immaginare una riforma dello Stato, il Parlamento a) ci sarebbe; b) ci sarebbe con meno poteri; c) non ci sarebbe.
CASALEGGIO: Il Parlamento ci sarebbe e ci sarebbe con il suo primitivo e più alto compito: garantire che il volere dei cittadini venga tradotto in atti concreti e coerenti. Tra qualche lustro è possibile che non sarà più necessario nemmeno in questa forma.
Ho voluto riprodurre testualmente il pensiero di Casaleggio che è la sostanza politica del Movimento 5 Stelle, cioè l’obiettivo strategico. Il “Contratto” per il governo e le declamazioni quotidiane dei Di Maio sono solo una tattica. La riflessione che si impone è questa: la rivoluzione digitale c’è anche in Germania, Francia, Gran Bretagna, negli Usa, dove solo la destra fascista mette in discussione la democrazia parlamentare. In Italia anche la Lega si associa e, quindi, noi abbiamo il governo del Paese che lavora per la prospettiva indicata chiaramente da Casaleggio. Ho più volte scritto che il problema centrale della politica oggi, di tutte le forze democratiche, dovrebbe essere proprio questo: l’avvenire della democrazia italiana. E torno a dire che, purtroppo, a contrastare la prospettiva della Casaleggio & C. non c’è una forte opposizione.
Oggi Il Corriere della Sera pubblica un sondaggio in cui si legge che la Lega è al 31% e il M5S è tornato al 31,5% mentre il Pd cala dal 19% al 17%. Tuttavia, il tema centrale del Pd, attualmente, è la data del congresso-primarie. Che dire?
(23 luglio 2018)
RICCARDO NENCINI, parlamentare socialista
Io non mi stupisco quando Casaleggio immagina la chiusura del parlamento.
Non è una novità. I grillini la democrazia rappresentativa l'hanno sbeffeggiata non appena entrati in Parlamento. Andate a rileggere i loro interventi e quelli della pattuglia fascista eletta nel 1921: nessuna differenza.
Prima o poi proporranno di chiudere anche i consigli comunali.
Il punto è cosa fa la sinistra per combattere questa aberrazione.
Noi ci siamo, e gli altri?
SABINO LABIA, giornalista
Oggi più che mai vale una citazione storica di Cavour "Le due Camere, comunque siano formate, sono sempre migliori dell'antìcamera delle dittature!".
SIMONA BONAFE'. Eurodeputato pd
È già grave che il capo del primo partito italiano dica che il parlamento è inutile ma è di certo più grave che qualcuno abbia ancora dubbi sulla natura antidemocratica ed antieuropeista dei cinque stelle.
DAVID SASSOLI, giornalista, conduttore televisivo,vicepresidente del Parlamento europeo
C’è qualcosa di occulto attorno alla piattaforma Rousseau. Senza trasparenza si chiede obbedienza agli eletti del M5S.
"È ora di fare chiarezza sulla piattaforma Rousseau.
Se i parlamentari elargiscono denaro pubblico ad una società i suoi bilanci devono essere pubblici".
"Rousseau si comporta come una fondazione legata ad un partito politico e quindi dev'essere soggetta al rispetto di vincoli di trasparenza. Credo che questa materia, se non interverranno organi nazionali, sia destinata ad interessare anche le istituzioni europee.
La politica italiana in questo momento è condizionata da una società occulta che vincola parlamentari ad una obbedienza che stravolge il rapporto fra eletti e elettori così come stabilito dalla Costituzione e dalle norme europee sulla trasparenza".
MARIA ELENA BOSCHI, parlamentare renziana
La nostra riforma costituzionale prevedeva di superare il Senato e ci hanno accusato di deriva autoritaria. Adesso che Casaleggio chiede di eliminare tutto il Parlamento dove sono i custodi della Costituzione?
Tutti in ferie?
ILEANA PIAZZONI, già deputata di Sinistra
Quella di Casaleggio è la classica profezia che si autoavvera. Con una selezione dei
parlamentari simile al sorteggio, un premier inesistente, ministri improbabili che non contano nulla, decisioni prese
in vertici tra privati, il Parlamento sarà presto inutile.
GIANNI RIOTTA, giornalista
I guru paladini della Costituzione, con la loro scorta di firmaioli, cantanti, talk show, elzeviristi chic devono essere in spiaggia presumo. Perché Casaleggio jr pensa a un'Italia senza Parlamento e loro niente, secchiello, paletta, Calippo e a giocare con la sabbia.
GIANNI RIOTTA, giornalista
I guru paladini della Costituzione, con la loro scorta di firmaioli, cantanti, talk show, elzeviristi chic devono essere in spiaggia presumo. Perché Casaleggio jr pensa a un'Italia senza Parlamento e loro niente, secchiello, paletta, Calippo e a giocare con la sabbia.
L'eguaglianza interessa
ancora agli italiani affascinati da
una società di affari ?
La Casaleggio Associati !
PAUL ROBIN KRUGMAN, economista e saggista statunitense, professore di Economia e di Relazioni Internazionali all'Università di Princeton, Premio Nobel per l'economia 2008
Una società che produce
risultati fortemente disuguali è anche, più o meno inevitabilmente, una società
che offre opportunità fortemente disuguali.
La forte disuguaglianza impone
costi pesanti alla nostra società, non semplicemente nel senso di una
limitazione del potere di acquisto per la maggior parte delle famiglia. Ci
danneggia anche in un altro modo: corrompe la nostra politica, la quale subisce
grottesche distorsioni per effetto dell’influenza del denaro.
Nessun commento:
Posta un commento