Aiutare i migranti per ragioni umanitarie non costituisce reato. Lo sostiene la sentenza Cedric Herrou, attivista francese che possiede un oliveto in Francia, vicino al confine italiano. Herrou era stato condannato a quattro mesi di carcere per aver accompagnato alcuni migranti dalla frontiera alla sua fattoria. La Corte costituzionale francese ha, però, pronunciato che questo comportamento non può essere sanzionato da nessuna legge. La Corte ha infatti sostenuto in sentenza:
«Il concetto di fraternità conferisce la libertà di aiutare gli altri per scopi umanitari senza tenere conto della legalità o meno della loro permanenza sul territorio nazionale»
La “fraternità”, insieme a “libertà” ed “uguaglianza” è valore fondamentale della Repubblica francese e l’espressione “liberté, egalité, fraternité” è esplicitamente citata all’articolo 2 della Costituzione, dove funge da “motto nazionale”.
La legge francese stabilisce che chi aiuta chiunque si trovi “illegalmente” sul territorio francese rischia fino a cinque anni di prigione e 30 mila euro di multa. La stessa legge però garantisce la sospensione della pena nel caso venga dimostrato che la persona non ha ottenuto guadagni dalla sua attività illecita. Herrou è stato arrestato diverse volte mentre attraversava il confine franco-italiano accompagnando migranti, o mentre creava dei centri di accoglienza in edifici abbandonati lungo il confine, e nel tempo è diventato un personaggio molto noto in Francia.
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