Far nascere nuove imprese
innovative promosse da giovani e da donne, soprattutto nel nostro Mezzogiorno,
avvalendosi delle opportunità offerte dal programma “Resto al Sud” è’
l’obiettivo della collaborazione strategica avviata dai Comuni e Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d' impresa, di
proprietà del Ministero dell'Economia) e sancita in un protocollo firmato dal precedente
governo e già operante in più realtà.
Sulla base di quest’accordo, è stato avviato un programma di azioni di informazione, promozione e accompagnamento
imprenditoriale, valorizzando gli incentivi gestiti proprio da Invitalia.
Invitalia garantisce la diffusione di
tutte le informazioni necessarie ai Comuni italiani, anche attraverso incontri
specifici, formazione, supporto e accompagnamento all’attuazione dei
progetti. Sarà compito specifico dei Comuni e delle loro Associazioni invece, quello di sensibilizzare i giovani del proprio territorio sulle
opportunità offerte da “Resto al Sud”. Un gruppo di lavoro specifico, infine,
si occupa di monitorare e coordinare le azioni e individuare eventuali
ulteriori iniziative.
Ridurre il gap che tiene ancora il
Mezzogiorno lontano dal resto del Paese è una priorità ed una necessità. I sindaci,
i Comuni del Mezzogorno tutti, hanno l’obbligo di coordinarsi col governo perché
davvero le risorse, le misure, le intenzioni si trasformino in possibilità, in
opportunità per chi vive al Sud e vuole restarci. Essere Sindaci non è per persone
soddisfatte e convinte di aver raggiunto il traguardo personale.
In Sicilia i giovani vivono in stato svantaggiato, da qui il
sistema di agevolazioni per i cittadini
tra i 18 e i 35 anni di sei regioni meridionali, tra cui appunto la Sicilia.
Sui Comuni incombe l’onere di informare, solleciterare,
accompagnare all’attuazione della misura “Resto al Sud”.
Il problema ben noto:
Esistono i più avveduti Comuni e Sindaci del Nord che dimostrato
di saperci fare con gli investimenti e con l’impiego delle risorse destinate ai
giovani. La conseguenza dell’inerzia di tanti sindaci meridionali è che la mancanza di lavoro crea
insicurezza e l’insicurezza sfiducia e la sfiducia alimenta l’inconcludente
populismo politico.
Lo sviluppo del Sud è un’opportunità per le nuove generazioni. La
direzione non è il ben noto finora assistenzialismo di antica marca democristiana
ma la crescita della capacità imprenditoriale, della fantasia, della capacità
di innovazione.
I Comuni devono essere in prima linea per radicare in tutto il territorio questa opportunità; essi devono non solo far conoscere le facilitazioni e gli incentivi, ma devono anche fornire opportunità, solidarietà, servizi.
Tra le
principali novità di ‘Resto al Sud’ c’è anche la costruzione di una rete di soggetti pubblici accreditati che
supportano la promozione dell’incentivo e la sua divulgazione fino alle case
dei giovani meridionali.I Comuni devono essere in prima linea per radicare in tutto il territorio questa opportunità; essi devono non solo far conoscere le facilitazioni e gli incentivi, ma devono anche fornire opportunità, solidarietà, servizi.
Una rete che sosterrà
Invitalia nei momenti di incontro e di confronto sul territorio, accompagnando
i giovani nell’elaborazione dei business plan, senza chiedere, per questa
attività, alcun corrispettivo. Insomma: l’esatto contrario di quello che
avveniva nei decenni precedenti, quando una rete di professionisti, in cambio
di un compenso, elaborava i progetti che poi venivano presentati a Invitalia.
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